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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Battaglia social tra l'assessore Fioroni e il vice-presidente Paparelli: due stili, due visioni del mondo, due popoli...

Galeotti furono i dati del centro Einaudi che bocciano l'economica dell'Umbria in fatto di Pil e di politiche anti-crisi. Ecco lo scontro che sta facendo impazzire il web

Se a Palermo era proibito toccare le banane - vi ricordate Jonny Stecchino del mitico Benigni -, a Perugia su Facebook scrivere dell'andamento economico dell'Umbria, tra l'altro preso a prestito come report, da una prestigiosa istituzione come il Centro di Ricerca Einaudi, è ugualmente pericoloso. Certo non vi spareranno come nel film, ma arriverà più veloce della luce il vice-presidente della Giunta regionale, Paparelli, uno dei politici più social e più battaglieri del Partito Democratico. E a quel punto la frittata è fatta... perchè l'esponente della Giunta non userà il fioretto ma la clava. Anche se i numeri parlano chiaro? Sì. Perchè per il Paparelli i dati sono altri. E in alternativa attaccherà sul versante amministrativo il governo di centrodestra che definisce un fallimento. Ne sa qualcosa l'assessore-professore Michele Fioroni che, da oppositore dichiarato della Giunta Marini, pubblicando i dati del Centro Einaudi ha auspicato un cambiamento di rotta politica nel 2020. Niente di eccezionale essendo un liberale che lavora da 5 anni per la giunta Romizi. La notizia sarebbe stata se Fioroni avesse elogiato il governo decennale della Marini. Ma invece è finita in cagnare social... e che cagnara! Paparelli nello scontro gode, Fioroni uguale, solo che ama giocare la parte del poliziotto buono. Ed ecco il duello tra il poliziotto buon e quello più battagliero.

SCRIVE FIORONI -  "Ieri ho partecipato alla presentazione del XXIII rapporto sull’economia globale e l’Italia della Fondazione Einaudi, dal titolo “il Mondo Cambia Pelle?” Tenutasi presso la splendida sede del Barton Park. Un rapporto molto interessante e un’amara consapevolezza, le dinamiche del Pil dell’Umbria sono peggiori di quelle dell’intero mezzogiorno aggregato. Fatta cento il tasso di crescita del Pil dal 2000 al 2017, l’Italia è cresciuta mediamente del 2,8%, il mezzogiorno ha visto un decremento del 6.4% mentre l’Umbria del 10,5%. Farcela in Umbria è più difficile che in tante altre regioni. Le imprese umbre che sono state capaci di conquistare i mercati internazionali sono state ancor più brave se consideriamo la posizione di vantaggio territoriale da cui partono, ad esempio, i loro colleghi veneti e lombardi e dobbiamo partire da queste per ripensare il futuro. C’è bisogno di un cambiamento!".

RISPONDE L'ASSESSORE PAPARELLI - "Egregio assessore non so dove intenda andare a parare con queste “ sofisticate analisi”. Probabilmente, come qualche suo collega leghista, usare e citare dati a caso senza un minimo di approfondimento serve solo a coprire i fallimenti della giunta di cui fa parte". Anche se si parla di macro economia Paparelli ripassa la lista dei fallimenti - è un suo pensiero - dell'amministrazione Romizi-Fioroni: "a partire dal suo famoso bike sharing o dai temi della sicurezza con un aumento spropositato nella sola Perugia di furti in abitazione od ancora il tema di Fontivegge irrisolto dopo 5 anni. Potrei continuare con tutte le incompiute dal mercato coperto al Turreno od al palazzetto dello sport etc. nonostante i finanziamenti regionali". 

CONTROATTACCO DI PAPARELLI - "Caro Fioroni scenda dalla cattedra ogni tanto e faccia il bravo scolaretto, studiando un po’ di più e dimostrando un po’ più di amore per la nostra terra!

FIORONI RISPONDE CON LE BUONE MANIERE... MA TRA LE RIGHE SGANCIA LA BOMBA ATOMICA. "La sua risposta mi sembra piuttosto astiosa, ben lontana dal tono delle mie riflessioni, e inadeguata ad una persona che, come lei, dovrebbe rappresentare le istituzioni. Le ricordo che non ho nessun collega, vengo dal mondo della società civile, dove credo aver raccolto negli anni un minimo di considerazione, ma ho l'abitudine di rispettare tutte le forze politiche che, in maniera democratica, rappresentano le volontà e gli orientamenti dei cittadini.  Ripeto, decisamente inadeguato, al ruolo e alla posizione istituzionale".

Tra un "ritorni a studiare" e un "inadeguato al suo ruolo" sulla pagina di Fioroni va avanti lo scontro politico social. Giocando in casa il perugino riceve più solidarietà e appoggio del ternano ma che però può contare su una discreta cavalleria e un generale Lucio Caporizzi, mega dirigente della Regione Umbria. La morale della storia è sempre la stessa: in questa benedetta Regione sono tutti democratici, tutti francescani... fino a quando non gli pesti i piedi. Viva l'Umbria! E soprattutto non toccate le banane!

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