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Sanità, la Governatrice Tesei vuole invertire la rotta: ecco il piano straordinario per recuperare le liste di attesa

La delibera ha il duplice scopo da un lato di smaltire entro il prossimo 31 luglio le prestazioni in sospeso e dall’altro di mettere in campo una serie di azioni per evitare futuri percorsi di tutela ed assicurare di conseguenza prestazioni rapide sulle nuove richieste

E' il piano, dei piani per il settore più difficile, più drammatico, più compromesso dopo il covid, più sentito dalla Presidente che ha voluto, preteso giocarsi (politicamente e sul futuro giudizio sul suo governo) di tutto e finalmente con coraggio e rompendo con le politiche del passato. Stiamo parlando del “PIANO OPERATIVO STRAORDINARIO DI RECUPERO DELLE LISTE DI ATTESA”, volto all’abbattimento delle prestazioni sospese e al loro futuro contenimento, approvato dalla Giunta regionale e che sarà subito operativo per cercare una svolta in tempi brevi. Lo stato di emergenza Covid, che ha colpito l'Italia ad inizio 2020, ha certamente acuito il problema come analizzato nel piano: "Le crisi epidemiche che si sono susseguite, infatti, hanno portato ad adottare misure volte al contenimento della diffusione virale tra cui la sospensione di tutte le attività programmabili, la garanzia delle attività indicate come non procrastinabili e la adozione di procedimenti di sicurezza che hanno visto come risultati l’aumento dei tempi delle singole prestazioni".

A fine aprile 2022, terminata l’emergenza, le prestazioni in sospeso erano circa 76mila mentre oggi risultano circa 74mila. Dati che dimostrano il drammatico quadro che la Tesei ha deciso di affrontare con interventi mirati e con controlli costanti per evitare che il piano regionale 2023 sia depotenziato o peggio ancora sabotato. La delibera ha il duplice scopo da un lato di smaltire entro il prossimo 31 luglio le prestazioni in sospeso e dall’altro di mettere in campo una serie di azioni per evitare futuri percorsi di tutela ed assicurare di conseguenza prestazioni rapide sulle nuove richieste. La Regione prevede un ulteriore fondo di 5,3 milioni di euro ai quali si sommano altri 1,6 milioni già presenti nei bilanci delle Aziende ospedaliere e sanitarie, proprio al fine di smaltire le 74mila prestazioni.

Il secondo obiettivo ha come scopo quello di non far creare nuovi percorsi di tutela o al massimo di effettuare le prestazioni entro una o due settimane dal momento della richiesta del paziente. Il tutto attraverso una serie di attività che, in sintesi, prevedono: offrire un’offerta ampliata basandosi sul numero delle prestazioni che oggi vanno ad alimentare i percorsi di tutela, salvando, quando possibile, il principio di prossimità rispetto alla residenza del richiedente; prevedere l’utilizzo dei macchinari per gli esami per minimo per 12 ore al giorno nei giorni feriali (8-20) e con programmazione anche di apertura serale (almeno una alla settimana) e nei giorni festivi (almeno 2 domeniche al mese); attivare l’overbooking che, con l’offerta ampliata in maniera corretta, diviene residuale e permette il recupero tempestivo delle prestazioni;  Attivare la presa in carico da parte degli specialisti così da prescrivere le prestazioni di approfondimenti/completamento diagnostico senza che il paziente sia rinviato al medico curante;

E ancora: monitorare costantemente l’offerta dei primi accessi e dei secondi accessi (esami successivi) per riallineare l’offerta al recupero dei posti disponibili; Revisione dell’ambito di riferimento per gli over 65 e i pazienti fragili che sarà attivato a livello distrettuale e non più regionale. "Parallelamente alle prestazioni specialistiche ambulatoriali, nella delibera, si indica come ottimizzare anche il governo delle liste di attesa chirurgiche attraverso strategie simili a quelle indicate per le prestazioni ambulatoriali e l’ottimizzazione dell’utilizzo delle sale operatorie". Insomma indicazioni chiare, come gli obiettivi e i tempi di recupero che sono ambiziosi. La Governatrice Tesei cerca la svolta e sa che il tempo è poco ma è giunto il momento di un'azione forte per il bene degli umbri e per non rendere vani i buoni risultati ottenuti sul turismo, economica, sviluppo, welfare e aeroporto da parte del suo Governo. 


 

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