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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Animali selvatici in Umbria, devastate coltivazioni, risarcimento record. Laffranco (FI): "Ecco la nostra legge per arginare il fenomeno"

La situazione va peggiorando anche dopo la riforma del Governo di smantellare la Guardia Foresale e così ogni Regione sta provando a far fronte a modo suo a quella che rischia di diventare sempre di più un’emergenza. Tutti dati e i contenuti della proposta Laffranco

Richieste di risarcimento pesanti sia da parte degli agricoltori che dei singoli cittadini alle prese con incidenti o distruzioni di culture da parte di animali selvatici. Richieste per le quali spesso non ci sono fondi e allo stesso tempo snobbate dalle istituzioni locali che non danno il via ad interventi mirati di contenimento. Basti pensare che in Umbria, solo nel 2016, l'indennizzo richiesto è di oltre 700mila euro e le domande di risarcimento sono state 1128. La situazione va peggiorando anche dopo la riforma del Governo di smantellare la Guardia Foresale e così ogni Regione sta provando a far fronte a modo suo a quella che rischia di diventare sempre di più un’emergenza.

Ciò però ha determinato problemi normativi che la Corte Costituzionale ha recentemente sanzionato dichiarando l'illegittimità di una legge varata dalla Regione Liguria che andava nel senso di allargare ai cacciatori la possibilità di partecipare agli abbattimenti se non proprietari dei fondi. La questione è talmente sentita che la stessa Conferenza Stato Regioni ha proposto al Governo un intervento tramite decreto legge. per cercare di colmare questo vuoto legislativo e attuare un contenimento reale ed efficace l'onorevole umbro Pietro Laffranco di Forza Italia, insieme ad alcuni colleghi, ha presentato alla Camera una proposta di legge.

"Per tentare di rimediare - ha spiegato Laffranco - in corso ad un altro degli errori macroscopici fatti dal governo di centrosinistra, abbiamo presentato alla Camera (coi colleghi Romele della Lombardia, Di Stefano dell'Abruzzo, Giorgetti del Veneto, Sarro della Campania,  Sisto della Puglia e Palmizio dell'Emilia Romagna) una proposta di legge volta proprio a regolamentare il controllo della fauna selvatica. Pdl che, tra le altre cose, dispone l’introduzione e la contestualizzazione della figura degli “operatori abilitati”, muniti di licenza di porto di fucile, previamente abilitati a seguito di frequentazione di appositi corsi, cui le Regioni possono ricorrere per fronteggiare numericamente l’emergenza". Laffranco è convinto che la legge possa essere discussa e approvata prima della fine della legislatura parlamentare: "Ci auguriamo di poter discutere e approvare la proposta entro la fine della legislatura, perché continuare a fare orecchie da mercante su una problematica che investe tutti gli italiani, anche quelli che risiedono in città (sempre più spesso si legge sulla stampa di incursioni di cinghiali per le vie cittadine), significa che questa maggioranza è disinteressata alle esigenze del Paese.”

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