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Doppia proposta per tagliare stipendi ai politici e ai manager in Umbria: "E' il momento di agire"

Ancora una volta De Luca (5Stelle) e Bori (Pd) marciano uniti in consiglio regionale

Poco meno del 70 per cento degli umbri all'ultimo referendum ha votato sì per diminuire il numero di deputati alla Camera e al Senato. Un risultato importante che per il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione, Thomas De Luca, è un segnale a tagliare ancora di più i costi della politica anche in Umbria. Per questo motivo il grillino ternano ha tirato due sassi nello stagno per smuovere le acque: l'immediata calendarizzazione della proposta di legge Bori per il taglio delle indennità e un tetto massimo dei compensi per i manager nominali dalla Regione a guida di enti o agenzie. La legge Bori prevede per i consiglieri regionali  un tetto massimo a 3.250 euro netti, contributi previdenziali minimi e rendicontazione pubblica, puntuale e trasparente del forfettario delle spese di esercizio mandato. La mozione De Luca per i manager prevede invece una retribuzioni annua pari a 62mila euro.
 

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