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La Lega cala due richieste ufficiali in Regione: aperti i negozi di vicinato la domenica, scuole superiori chiuse

Il maggior partito del centrodestra in pressing su Giunta e consiglio per dare sia ossigeno al commercio che arginare i contagi relativi a scuole-trasporti

Il maggior partito del centrodestra al Governo della Regione, ha presentato all'assemblea legislativa (il consiglio regionale) due richieste ufficiali da inserire, dopo l'approvazione eventuale, in una nuova ordinanza regionale della Tesei per dare sia un po' di ossigeno al commecio che allo stesso tempo contenere sempre di più l'avanzata del contagio in Umbria. Si tratta: l'apertura anche di domenica degli esercizi commerciali di vicinato permettendo a queste attività di rimanere in attività - ad oggi chiuse con ordinanza come per i centri commerciali -  e di prevedere la totale chiusura delle scuole secondarie di secondo grado favorendo la didattica a distanza (Dad) con interventi mirati (ques'ultime attualmente aperte seppur con la possibilità di far studiare da remoto fino al 75 per cento degli iscritti).

PICCOLI NEGOZI DI VICINATO: Scrivono nella richiesta i leghisti motivando la futura apertura nei giorni festivi: "è necessario garantire una boccata di ossigeno a quegli esercizi commerciali di vicinato, che già troppo hanno sofferto in occasione del primo lockdown, sostenendo le aperture anche nei giorni festivi a partire da domenica 1 novembre, individuando anche una forma di sostegno economico come già richiesto dalla Lega”.

SCUOLE - Per quanto riguardo l’ambito scolastico - legato alla situazione dei trasporti pubblici - "la soluzione più appropriata alle attuali esigenze di contenimento della pandemia, sia quella di applicare la didattica a distanza per la totalità delle scuole secondarie di secondo grado della regione". Un correttivo quest'ultimo all'ultimo Dpcm del Governo Conte fortemente contestato dalla Lega che lo ha reputato inadeguato. 

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