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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

LA PROPOSTA "I furbetti del cartellino si possono prevenire grazie alle impronte digitali..."

Domani in consiglio regionale si discuterà sulla proposta di Marco Squarta del gruppo Fratelli d'Italia che vuole imporre un nuovo metodo per timbrare per i dipendenti pubblici: "Il metodo già adottato da pochi mesi in Campania... sta funzionando"

Può far discutere ma è certamente un metodo difficilmente aggirabile. Una soluzione per arginare, se non debellare del tutto, il fenomeno dei furbetti del cartellino nel pubblico impiego. Anche l'Umbria, come dimostrato alle inchieste finite in tribunale, non è immune a questo fenomeno (vedi gli assenteisti del 2007 all'Ospedale di Perugia e in Provicia.  Marco Squarta (capogruppo regionale diFratelli d'Italia)presenterà nel consiglio regionale di domani una modalità rivoluzionaria per timbrare le entrate e le uscite.

"Coloro che non commettono scorrettezze non devono avere timore dei nuovi controlli. L'idea è quella di far timbrare i dipendenti pubblici umbri con le impronte digitali, scongiurando episodi di assenteismo e controllando in maniera più approfondita gli ingressi e le uscite dal turno di lavoro. Il sistema - spiega Marco Squarta - mette a confronto le impronte registrate con quelle reali e i dati personali rimangono nel badge perciò i dipendenti non vengono schedati e non si dà vita a nessuno stato di polizia. Sostanzialmente la nostra è una regione ancora sana da questo punto di vista, non vedo quali timori dovrebbero avere per questi controlli coloro che non commettono scorrettezze".  

Il sistema di strisciare il badge e lasciare le proprie impronte annulla alla radice la possibilità di cedere il cartellino ai colleghi compiacenti. "In Campania questo metodo è stato attivato ormai quattro mesi fa in seguito al via libera del Garante della privacy alla rilevazione biometrica e sembra funzionare": ha concluso Squarta.


 

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