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La linea "politica" da Lilliput-Umbria, la via di mezzo tra Bersani e Renzi del Presidente Marini

Meglio un governo che affronta i problemi piuttosto che tornare subito alle urne. Ma mai con Berlusconi come dice Bersani, ma allo stesso tempo apre al modello Renzi: governo con il centrodestra o montiani...ma senza i due leader

Niente urne. Almeno a breve. La Presidente dell'Umbria Catiuscia Marini resta moderatamente bersaniana nonostante il "capo" sia molto in disgrazia. Non risparmia qualche battuta a Matteo Renzi, ma allo stesso tempo non se ne allontana molto accogliendo con riserva il governissimo con il Pdl. A Patto che Berlusconi faccia un passo indietro. La via di mezzo, tra giovani turchi (fino a poco fa fedelissimi di Bersani) e i renziani (che in Umbria hanno a capo molti nemici del Presidente: Guasticchi, la rivale donna e capace Ginetti e altri esponenti più local) della Marini è stata ribadita alla trasmissione Rai di Agorà.

GOVERNARE MEGLIO CHE VOTARE - "Credo che questo non sia il tempo di tornare alle urne nell'immediato. Serve senso di responsabilità e forse dobbiamo davvero governare". Ha spiegato ai microfoni il Presidente adottanto una posizione di "affidabilità" più bersaniana che renziana.

ORGOGLIO GIOVANI TURCHI - "Matteo Renzi la mette molto semplice. Perchè per governare bisogna condividere anche politiche economiche, fiscali e sociali. Bisogna capire quali sono quelle che si vogliono fare e cercare una maggioranza su questo". Sulla linea anche del Presidente Napolitano su "programmi".

GUARDANDO IL FUTURO: TROVARE UN'ARMONIA CON RENZI - "Forse il Pdl dovrebbe mettere da parte Silvio Berlusconi e porre al centro l'interesse del Paese. Allora su questo penso sia possibile ragionare su quello che serve agli italiani, ai lavoratori che oggi hanno Perso il posto o sono in cassa integrazione e alle imprese che non ce la fanno. Per governare bisogna però condividere un'azione di governo. Finora abbiamo parlato di alchimie da vecchia Repubblica". Tradotto dalla Marini: si al ricambio generazionale nel partito e al Governo e apertura ad un governissimo con il Pdl ma senza la zavorra Berlusconi. Ma nessun riferimento a quel Movimento 5 Stelle che invece continua a rincorrere Bersani. Per poi tornare a votare tra un anno. 

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