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Pillola abortiva in day hospital, è ancora scontro tra Coletto e Bori. "Nessuna resistenza". "State boicottando"

Consiglio regionale, l'opposizione lamenta ritardi sull'applicazione della norma

Nessuna resistenza politica alla nuova normativa nazionale del Ministero della Sanità per la somministrazione della pillola Ru 486 in regime di Day Hospital. La Regione, prima della normativa, aveva annullato questo servizio ripristinando la somministrazione solo tramite ricovero di tre giorni. A breve anche la sanità umbra si adeguerà dopo le polemiche della sinistra e delle associazioni femministe.

In consiglio regionale l'assessore regionale Luca Coletto è stato chiaro: "Non c’è nessuna volontà da parte della giunta regionale di non applicare le direttive intervenute. Prendiamo atto dei pareri che sono arrivati e ci riallineiamo a quanto stabilito dal Consiglio superiore della sanità e dal Ministero”. Per il capogruppo del Pd Tommaso Bori i ritardi sono mirati a sabotare la decisione del Ministro Speranza: "Che ci siano le norme lo sappiamo, sono di un mese fa, è evidente che c’è la volontà di non applicare i dettati di legge. Tutti sconfessano le vostre scelte sbagliate, come l’ospedalizzazione, lo dicono le società, i medici, e ora c’è questa lentezza nell’applicare le nuove linee guida. Non permetteremo ancora ritardi su questo tema. Non si fa campagna elettorale sulla pelle delle donne”.

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