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Dalle critiche al decreto Conte al sostegno al Piano Tesei. Le categorie: "Recepite le istanze di migliaia di imprese"

Coro unanime di consensi da Cna, Confartigianato, Camere di Commercio e Confcommerio: "Cronoprogramma giusto per ripartire con tutti i protocolli di sicurezza attivati"

Il piano per la fase 2 redatto dal comitato tecnico scientifico della Presidente Tesei (clicca qui per tutte le date per rimettere in moto i settori dell'Umbria) ha ottenuto il pieno paggio di importanti associazioni di categoria della piccola e media impresa dell'Umbria. Da Cna, passando per Confcommercio fino ad arrivare a Confartigianato: "Pieno appoggio al piano predisposto dalla governatrice Donatella Tesei per una riapertura anticipata delle imprese umbre chiuse per l’emergenza sanitaria, secondo scaglioni settimanali e garantendo la massima sicurezza di tutti: gli stessi imprenditori, i loro dipendenti, i consumatori e gli utenti dei loro servizi".

Coronavirus e fase 2, le associazioni delle imprese con la Regione

Anche le Camere di Commercio di Perugia e Terni hanno non solo dato il via libera al piano - che dovrà essere discusso in sede di Conferenza Stato-Regione - ma lo hanno promosso considerandolo adeguato per una cruciale Fase 2: "Le Camere di Commercio di Perugia e di Terni giudicano la nuova calendarizzazione della ripresa delle attività proposta dalla Governatrice Tesei, che sarà sottoposta alla valutazione alla Conferenza delle Regioni, adeguata e sostenibile in virtù della positiva condizione sanitaria della Regione dell’Umbria, che ormai stabilmente registra una evoluzione del contagio Covid-19 prossima allo zero. La proposta della Governatrice Tesei è in grado di recepire le istanze delle migliaia di imprese umbre costrette ancora in uno stato di lockdown, con pesantissime e in taluni casi irreversibili conseguenze economiche".

Molto apprezzato anche il metodo e le alleanze fatte dalla Regione per redigere il piano: "Prendono atto con favore della condivisione del provvedimento da parte del Comitato Scientifico e dell’avallo dell’Università degli Studi di Perugia, ed auspicano che venga garantito il pieno rispetto di tutte le misure sanitarie necessarie alla tutela e salvaguardia della salute di imprenditori, lavoratori e cittadini - utenti". Ora però tutto è nelle mani del Governo Conte che, dopo le forti proteste delle categorie e di ben 12 regioni, deve decidere se allargare le maglie del decreto, ascoltando anche l'Umbria, oppure proseguire sui propri passi rallentando la riapertura dei vari settori economici, perchè convinto di un pericoloso ritorno dei contagi, 

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