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Coronavirus | L'Umbria avrà un ospedale da campo per tutte le emergenze: 30 posti, completamente autonomo

L'annuncio ufficiale è stato dato dalla Presidente Donatella Tesei dopo l'approvazione con tanto di finanziamento della Banca d'Italia. Non sarà finalizzato solo per la pandemia in corso

Entro due mesi l'Umbria avrà ufficialmente un ospedale da campo, completamente autonomo, dotato di tutti gli strumenti medici per l'emergenza, con una sala operatoria, 4 galleri da 60 metri quadri l'una (tre per la degenza e uno per i medici e personale) e una capacità di posti letti che oscilla dai 24 ai 30 posti (per terapia intensiva). Il tutto installabile, in qualsiasi parte dell'Umbria, in 24-36 ore. L'annuncio è stato dato, oggi pomeriggio, dalla task-force sanitaria regionale, guidata dalla Presidente Donatella Tesei, grazie al sostegno economico della Banca d'Italia - rappresentata a Perugia dalla dottoressa Miriam Sartini - che ha approvato il progetto di casa nostra. L'ospedale di campo, come ammesso dai direttori Dario (Sanita) e Nodessi (Protezione Civile), è stato progettato in tre giorni grazie alla consulenza di esperti medici militari.

Totalmente autonomo (presenti potalizzatori di acqua, gruppi elettrogeni e 30 giorni di scorte di ossigeno). Il progetto è stato subito accolto con favore dalla Banca d'Italia - che sta finanziando i progetti per arginare il coronavirus - ed oggi il Presidente Visco ha firmato la lettera di finanziamento mettendo a disposizione qualcosa come 3milioni di euro che copriranno tutte le spese. Due mesi di tempi, per acquisire materiali e macchinari, per averlo totalmente a disposizione. Sono previsdti ventilatori polmonari, monitor multifunzione, ecografi, macchinari raggi x e tutti i supporti sanitari normalmente utilizzati nei nosocomi. 

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"Ovviamente il progetto - ha spiegato la Presidente Donatella Tesei - è stato pensato per l'emergenza Covid 19 ma di fatto è stato progettato dai nostri esperti per essere utilizzato per qualsiasi altra tipologia di intervento. E' una ricchezza e una sicurezza per tutti gli umbri. Tutto questo è stato possibile grazie al rapporto che si è instaurato con Miriam Sartini, da poco responsabile della filiale di Perugia della Banca d'Italia, che ci ha supportato nel percorso di presentazione del progetto stesso. La Regione continua, così, nel suo progetto di consolidamento delle strutture sanitarie, grazie anche alla capacità di fare squadra con gli altri attori del territorio”. Il direttore regionale Claudio Dario ha spiegato che è stata subito colta al volo l'occasione offerta da Banca d'Italia, dato che si stava ragionando in caso di emergenza profonda come poter realizzare una struttura mobile per i pazienti di covid. L'idea originaria era quella di sfruttare i padiglioni espositivi di Bastia.

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Ora però il piano dell'emergenza regionale può avvalersi di questo asso nella manica. Sia Dario che Nodessi hanno concordato che, una volta assemblati tutti i pezzi, l'ospedale da campo sarà montato (sul piazzale di Umbria Fiere a Bastia) per redigere un quadro reale su tempistica, funzionalità e operatività. 

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