Umbria, nuove scuole in cinque comuni: "Ma i soldi non bastano per tutte"
Corciano, Terni, Assisi, Perugia ed Umbertide: sono questi i comuni in cui sono state individuate le cinque aree, messe a disposizione del Ministero, per la costruzione degli edifici. Ma qualcosa, nei finanziamenti, non quadra
Corciano, Terni, Assisi, Perugia ed Umbertide: sono questi i comuni in cui sono state individuate le cinque aree, messe a disposizione del Ministero, per la costruzione di scuole innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica, caratterizzate dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento e dall’apertura al territorio.
Ad annunciarlo l’assessore regionale all’istruzione, Antonio Bartolini, al termine della selezione che gli uffici regionali hanno compiuto “seguendo scrupolosamente i criteri indicati dall’apposito Decreto ministeriale. Sono pervenute ben venti idee-proposte progettuali da parte degli Enti Locali per un totale di esigenze che sfiora i sessanta milioni di euro. A disposizione dell’Umbria – ha però sottolineato l’assessore Bartolini – ci sono soltanto otto milioni e mezzo di euro. Adesso dovremo attendere che il Ministero, attraverso un concorso nazionale di idee tra i professionisti del settore (che sarà pubblicato nei prossimi giorni), definisca ‘la scuola tipo’ da realizzare ed i relativi costi. Soltanto dopo dunque potremo sapere quante scuole, tra le cinque aree selezionate, potranno essere effettivamente realizzate in Umbria con il finanziamento assegnato a monte”.
Il ‘quintetto’ di aree individuate è formato dalla Scuola secondaria di primo grado San Mariano di Corciano (che ha ottenuto 71,90 punti), l’Istituto comprensivo Oberdan – primaria e secondaria di primo grado – di Terni (59,66 punti), il nuovo edificio del Professionale Alberghiero di Assisi (55,78 punti), la Scuola primaria e secondaria di primo grado di Ponte Pattoli di Perugia (52 punti) e la Scuola per l’infanzia “Monini” di Umbertide (50,60 punti).
Gli Enti Locali nella loro manifestazione di interesse inoltrata alla regione dovevano prevedere la costruzione di una nuova scuola in un’area che sia nella loro piena disponibilità e urbanisticamente idonea all’edificazione, libera da vincoli, contenziosi in essere e quanto altro possa risultare motivo di impedimento o di ostacolo alla realizzazione dell’intervento. Saranno ammissibili a finanziamento soltanto le spese per la costruzione delle nuove scuole e quindi resteranno a carico dell’Ente Locale le indagini preliminari, la progettazione, gli arredi, allestimenti e attrezzature per la didattica, l’eventuale demolizione di fabbricati, la bonifica dell’area e l’eventuale collocazione temporanea degli alunni durante i lavori.