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Umbria Mobilità, esposto alla magistratura: "Il bilancio presenta delle gravi anomalie"

Secondo la consigliera regionale del M5S sarebbero state prestate a favore di terzi garanzie pari a circa 208 milioni di euro

Presentato esposto alla magistratura. Questa volta a finire sotto i riflettori è Umbria Mobilità, il servizio di trasporti umbri. Firmataria dell'atto il consigliere regionale Maria Grazia Carbonari (M5S) che ha sollevato perplessità sul bilancio dell'azienda. La pentastellata, in una nota stampa, rende noto che “il bilancio è stato chiuso in ritardo a settembre 2015 e si evince un ammontare complessivo di garanzie prestate a favore di terzi pari a circa 208 milioni di euro rispetto al quale gli amministratori non ritengono opportuno fornire né dati analitici, né tantomeno considerazioni sui rischi di escussione”.

Il consigliere regionale Maria Grazia Carbonari (M5S) spiega così l'esposto alla magistratura presentato ieri per “inviare alle autorità competenti una segnalazione su Umbria Mobilità, società partecipata dalla Regione Umbria che presenta, a nostro parere, degli aspetti preoccupanti”. Carbonari rileva che “anche il revisore contabile, nella sua relazione, attesta l’impossibilità ad esprimere un giudizio sul bilancio 2014. Più che un campanello d’allarme un’assordante scampanata. I problemi rilevati dall’organo di controllo sono molti: i notevoli crediti che la società ha nei confronti di Roma Tpl, l’escussione delle citate garanzie e, non ultima, la vicenda del contenzioso ex Fcu, gli oneri del quale, nel caso la Regione Umbria fondatamente eccepisca la validità della lettera di manleva che glieli attribuisce, rimarrebbero in capo a Umbria mobilità”.

Per il consigliere regionale si tratta di “una situazione molto grave e che, se possibile, si aggrava ancor di più considerando il bilancio della società Roma Tpl, della quale Umbria mobilità deteneva un terzo del capitale ed aveva garantito con fideiussioni un numero importante di operazioni. Anche sul bilancio di Roma Tpl, chiuso alla fine di ottobre - continua -  il collegio sindacale, dopo aver rilevato nella propria relazione una lunga serie di eccezioni, ritiene impossibile esprimere un giudizio. Alla luce di quanto emerso dall’analisi di tutto ciò – conclude Carbonari - ho quindi ritenuto opportuno presentare un circostanziato esposto alle autorità perché vengano accertate pienamente le responsabilità in capo ad amministratori e/o sindaci che nel tempo si sono succeduti in Umbria mobilità e di procedere con la massima premura a tali accertamenti, giacché la situazione potrebbe sfuggire di mano e la Regione Umbria, ossia tutti noi cittadini, trovarsi nella situazione, già vissuta altre volte, di dover tappare qualche buco”. 

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