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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Trasporto pubblico, Taxi e privati arruolati? La proposta Lega: "Si, ad un servizio pubblico a chiamata"

"Coprire tutte quelle zone che risultino avere dei costi troppo alti con il Tpl in base al numero di utenti limitato"

Una convenzione tra Bus italia, Regione e le associazioni di Taxi e trasporto con conducente (pulmini privati) per andare a coprire tratte brevi, riducendo costi e impatto ambientale (provocato dai bus più grandi)? Non è esclusa questa ipotesi che sta al vaglio in un quadro di nuove soluzioni per cercare anche di risparmiare risorse importanti al fine di non aumentare tasse e tariffe. La proposta della Lega firmata da Stefano Pastorelli e Paola Fioroni punta ad integrare il trasporto pubblico locale "per garantire sia la mobilità che la sicurezza anticontagio” e allo stesso tempo aiutare concretamente il settore privato dopo l'azzeramento dei fatturati per via della pandemia. 

"I taxi e Ncc dell’Umbria si mettono a disposizione proponendo lo svolgimento di un servizio programmato che dia garanzie di accessibilità, regolarità, convenienza e razionalizzazione nell’interesse pubblico, proponendo una soluzione pratica e di veloce attuazione. L'area urbana, semi urbana ed hinterland potrà essere gestita dai Comuni con un servizio flessibile a chiamata per coprire tutte quelle zone che risultino avere dei costi troppo alti con il Tpl in base al numero di utenti limitato. Il servizio Ncc potrebbe andare a coprire l’area extraurbana in supporto dei bus di linea, mettendo a disposizione auto e van per il collegamento di diversi comuni e per i servizi nelle zone marginali. Ad oggi tali provvedimenti di integrazione al trasporto pubblico di linea sono già regolarmente utilizzati da altre Regioni e Comuni, come Genova, Venezia, Trentino Alto Adige ed altre località”.

L’assessore Enrico Melasecche ha replicato che “Dialogando con Busitalia è emersa le necessità di abbattere i costi ed aumentare l’efficienza, introducendo servizi a chiamata, sfruttando mezzi piccole e taxi per evitare che i grandi bus circolino vuoti. Umbria Mobilità ha avuto l’input per lavorare alla relativa gara, che dovrà svolgersi nel 2021. Puntiamo ad abbattere costi e consumi, anche ambientali. Bisogna tenere in considerazione anche il controllo dei costi, visto che non vogliamo aumentare le imposte”.

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