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Caro-energia, a rischio illuminazione pubblica e orari scuole: sindaci, prefetto e associazioni uniti per evitare tagli e casse vuote

L’incontro organizzato da Anci Umbria sul tema del contrasto ai rincari energetici: fronte unito e pressioni sul Governo per sostegno a comuni, famiglie e imprese

Una linea comune per diminuire i costi della pubblica illuminazione evitando tagli nelle scuole, nelle vie delle città e per altri servizi fondamentali per cittadini e imprese. E una politica di sostegno per famiglie e imprese contro il caro-bollette. E' questa la presa di posizione comune tra i sindaci dell'Umbria, i deputati regionali, consumatori e associazioni di categoria e il Prefetto di Perugia Armando Gradone al termine dell’incontro organizzato da Anci Umbria sul tema del contrasto ai rincari energetici.

 “E’ stato un incontro positivo - ha dichiarato Michele Toniaccini, presidente di Anci Umbria - all’insegna dell’unità, della condivisione e della collaborazione tra i vari livelli istituzionali. Sono emersi nuovi spunti di riflessione, la volontà di lavorare insieme ed abbiamo ottenuto quello che ci aspettavamo dai parlamentari umbri: ovvero la disponibilità a farsi carico delle problematiche trasversali a tutti i Comuni del territorio presso il parlamento italiano. Dai prefetti, l’aiuto, il sostegno e la condivisione delle problematiche che oggi sono afferenti al caro energia”.

I comuni chiedono di rivedere anche i contratti Consip, di sospendere la moratoria sul pagamento degli interessi sui mutui accesi dai Comuni per sostenere i costi del caro-energia. Da parte dei parlamentari presenti c’è stata la massima disponibilità a veicolare queste necessità e a sottoporre all’attenzione del Parlamento emendamenti scritti in collaborazione con Anci. Massima collaborazione anche da parte delle prefetture. “Credo fermamente che in questa fase è necessario ritrovare spirito forte coesione tra istituzioni e cittadini”, ha detto Gradone che ha auspicato un’immediata riflessione a livello nazionale tra i vari soggetti per trovare le giuste soluzioni. Fausto Cardella, infine, ha tracciato il lavoro della Fondazione umbra per la prevenzione dell’usura che ora, oltre ad occuparsi di piccoli commercianti, ha sostenuto economicamente anche famiglie di dipendenti sia pubblici che privati.

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