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Un osservatorio per salvare da usura e suicidio le persone sovraindebitate: "Fenomeno destinato a crescere dal 2021"

L’obiettivo è quello di costituire all'interno dell'amministrazione una organizzazione che si occupa di queste crisi familiari, individuali e di piccoli imprenditori.

Salvare famiglie, singoli e imprenditori dal baratro dei debito scavato dall'usura o addirittura dal suicidio. Con questo scopo la Lega Umbra - a firma Paola Fioroni e Stefano Pastorelli - in una mozione in consiglio regionale, ha ottenuto anche il voto dei civici di centrosinistra e del Pd per mettere in campo una strategia che permetta al maggior numero di persone possibili a rientrare nelle procedure di sovraindebitamento, previste dalla legge ‘3/2012’ (Legge ‘salva suicidi’)”. L’obiettivo è quello di costituire all'interno dell'amministrazione una organizzazione che si occupa di queste crisi familiari, individuali e di piccoli imprenditori. Organizzazione che poi sarà chiamata ad operare in sinergia con i professionisti attivi nelle procedure e avviare una interlocuzione con gli ordini professionali, anche valutando l’opportunità di istituire tavoli regionali e definire protocolli comuni”.  

In Umbria, il fenomeno del sovraindebitamento ha assunto, negli ultimi anni, proporzioni sempre più rilevanti con ricadute particolarmente negative sia sul benessere del singolo individuo sovraindebitato, sia sulla stabilità del sistema economico e finanziario dell'intera società regionale. Gli effetti prodotti dalla pandemia da Covid 19 hanno prodotto effetti negativi sul tessuto economico regionale, con ripercussioni sull’occupazione e sulle famiglie. Con il cessare delle misure a protezione dei posti di lavoro, le imprese saranno costrette a ridurre o cessare la loro attività con ricadute sui livelli occupazionali. La conseguente crisi di liquidità che investirà le famiglie dei nuovi disoccupati porterà questi ultimi, inevitabilmente, a non poter onorare regolarmente le proprie obbligazioni, esponendoli al rischio di ricorrere a forme illecite di finanziamento, come l'usura. 

Nella prassi si riscontra spesso la difficoltà, per il soggetto sovraindebitato, a sostenere le spese iniziali per l'attivazione della procedura prevista dalla legge ‘Salva suicidi’, con il rischio che lo stesso, nell'impossibilità di attivare la procedura di esdebitazione, rimanga esposto ad azioni di recupero forzoso sui beni personali da parte di singoli creditori e finisca ai margini della società.

“Voteremo a favore della mozione perché si tratta di un tema molto importante, che già avevamo sollevato, e su cui si
gioca la vita di tantissime imprese e famiglie" ha spiegatoAndrea FORA (Patto civico) "La fine  delle misure previste dal Governo per il covid e avrà un’azione deflagrante su tante famiglie che dovranno ricorrere all’indebitamento. A fianco delle azioni previste dalla mozione, serve che la Regione si attivi per avere una consapevolezza complessiva di qual è la situazione economica delle nostre aziende. Le procedure di indebitamento sono spesso a carico dei professionisti che le prendono in carico e vanno sostenute con dei fondi dedicati da parte della Regione. Senza questo non potremo fare altro che facilitare le procedure per poi prendere atto del fallimento. La Regione deve intervenire per sostenere l’accesso alle procedure da parte degli ordini per intervenire preventivamente”. 

Dello stesso avviso il capogruppoTommaso BORI (Pd): “Voteremo a favore anche perché avevamo proposto una mozione sullo stesso argomento che non è stata accettata dalla maggioranza. Bene la mozione, ma poi serve mettere i fondi. Noi andremo a verificare che questa proposta venga finanziata”.

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