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Consiglio regionale, allarmanti i dati su giovani e stupefacenti in Umbria: segnalazioni record, il 27% sono consumatori

Per l'assessore regionale Coletto per un'azione più incisiva si dovrebbe "modificare la norma che prevede l’erogazione del metadone". Ecco come

Dati importanti sull'abuso di sostanze stupefacenti, in Umbria, relative a giovani e giovanissimi,  sono emersi nel question time di oggi in consiglio regionale. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, interrogando l'assessore Coletto sulle azioni da attuare per la riduzione "del danno" e la prevenzione, ha messo sul tavolo il report nazionale del Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri diffuso nel dicembre 2019: "assegnano all’Umbria il ‘primato’ con un tasso del 12,4, rispetto a una media nazionale del 5,5. Forte aumento dei minori segnalati all'autorità giudiziaria: nel 2018 è stato rilevato un tasso ogni 100mila abitanti pari al 23,7, contro una media nazionale del 13. Si stanno consolidando nuove dipendenze, legate agli alcolici e all’abuso di farmaci a base di codeina". 

Altri dati allarmanti sono stati ribaditi dall'assessore Coletto sulla base di una ricerca "in house"  in collaborazione  con l’Istituto di fisiologia clinica del Cnr sui consumi di sostanze psicoattive degli studenti dai 15 ai 19 anni. "È  in corso una analisi dei dati del 2019 - ha affermato - in base alla quale per cannabis, cocaina, eroina il 27,7 per cento del campione che utilizza almeno una volta all’anno queste sostanze. Analogo andamento si registra per il consumo di una volta nel corso del mese, nel 2019 il 19,9 percento ha consumato cannabis, in aumento sul 2018. Significativo anche il dato dei ricoveri droga correlati, superiore alla media nazionale". 

Nella relazione della Regione si spiega anche cosa si è fatto: per fare fronte a questo problema, dal 2016, su iniziativa di Regione e Usl sono iniziati interventi nelle scuole per prevenire comportamenti a rischio attraverso progetti per le scuole Primarie (dal 2016 ad oggi sono stati formati 839 insegnanti e raggiunte 973 classi, con circa 17.500 alunni); scuole Secondarie di primo grado (prevenzione del consumo di sostanze psicoattive. Formati 547 insegnati, raggiunti 10.100 ragazzi); scuole Secondarie di secondo grado (promozione delle scelte consapevoli, formati 387 insegnati e 9700 ragazzi). Tutte attività condotte con risorse delle Usl e risorse del Piano regionale contro la ludopatia. 

Nella strategia regionale sono previsti: ulteriore 300mila euro per proseguire gli interventi. Altra area di intervento è quella del progetto ‘Azioni di prossimità integrate regionali’, rivolte ad eventi e contesti in cui si prevede la diffusione di sostanze psicoattive. È previsto l’intervento di unità mobili. È poi in itinere un protocollo con le Forze dell’ordine per intercettare le situazioni a rischio, da finanziare con ulteriori risorse. Per l'assessore regionale Coletto per un'azione più incisiva si dovrebbe "modificare la norma che prevede l’erogazione del metadone nei Sert su base settimanale, mettendo il consumatore in condizione di avere una quantità di metadone che poi, a quanto pare, può essere spacciato e ceduto ad altri. Porteremo questa modifica di legge all’attenzione della Commissione salute”.

De Luca ha chiesto una politica regionale con più fondi e calata sulla drammatica situazione umbra: "Non possiamo dirci soddisfatti della risposta perché le risorse che saranno messe a disposizione per la riduzione del danno appaiono esigue. Oltre all’intervento repressivo per colpire gli interessi delle mafie, serve un lavoro diverso che serva ad evitare lo sviluppo di dipendenze cronicizzate e ad allestire servizi di aiuto per chi resta coinvolto nell’uso delle sostanze stupefacenti". 

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