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Martedì, 19 Marzo 2024
Politica

Scontro in Regione, Presidente Tesei su sanità e economia: "Nessuna lettera di richiamo. Falsità. Ecco i dati positivi e gli investimenti"

La presidente smentisce le polemiche dell'opposizione su conti in rosso post-covid ed economia in stallo

Non ama molto le polemiche, meno ancora gli scontri politici dentro e fuori dall'aula di Palazzo Cesaroni, ma la Presidente Donatella Tesei non si tira indetro quando l'opposizione per giorni e settimane parla di buco di bilancio in sanità. Il tutto dopo due anni di pandemia e dopo il più grande scandalo regionale Sanitopoli che ha fatto fuori il centrosinistra dal Governo regionale dopo 40 anni spianando la strada alla storica vittoria del centrodestra più civici avvenutà quasi tra fa. La Presidente in apertura di consilio regionale ha smentito tutte le accuse, ad ha ricordato sia lo stato delle casse ereditate in sanità che a livello di economia regionale.  

"Fino al 2019 sussisteva un disequilibrio strutturale e nel 2020, con la pandemia, le cose si sono aggravate: tutte le Regioni italiane sono alle prese con uno
sbilancio coperto solo parzialmente dal Governo, per cui si è dovuto far fronte con 8 milioni di euro dal Por Fesr, altrimenti non spesi, e 1,6 milioni dal Fondi di garanzia. Ma non c’è stata alcuna lettera di diffidadal Mef, nessuna procedura di rientro, infatti il bilancio 2021 è stato chiuso regolarmente". Insomma niente diffide, niente minacce e niente situazione allarmanti anzi l'Umbria miliora i conti nonostante i costi della pandemia. Poi l'affondo finale della Tesei all'opposizione: "Per il 2022 si continuerà il processo di risanamento del disequilibrio strutturale ereditato dalle gestioni precedenti senza intaccare i servizi al cittadino, con un nuovo Piano sanitario, la riorganizzazione degli ospedali, la convenzione con l’Università e massimo impego sulle liste d’attesa". 

I dati dell'Istat poi promuovono l'Umbria della Tesei anche in fatto di occupazione, Pil e investimenti futuri concordati con il Governo per uscire dalla crisi: "Tutti i dati dicono che nel 2019 la situazione economica dell’Umbria era fra le peggiori del Paese mentre dal 2020, grazie a una nuova politica economica, la Regione si è messa fra quelle che hanno resistito meglio rispetto alla media dei dati riscontrati sul territorio nazionale e nel 2021 è stata agganciata la ripresa insieme alle Regioni più sviluppate, con un  più 6 per cento. Diminuita di due punti percentuali anche la disoccupazione. La Regione intende continuare a sostenere le imprese locali e a rafforzare la formazione con personale qualificato. Ha poi ricordato alcuni dati economici: 4 miliardi di investimenti annunciati da Fs su strade e ferrovie, 1,6 miliardi del Pnrr intercettati dall’Umbria, 300 milioni da Ater per prossimi tre anni". 

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