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Per convivere con la IV fase Covid non solo vaccini, ma cure a domicilio senza ricovero: l'Umbria chiede protocollo nazionale

L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato con 12 voti favorevoli e l’astensione di Simona Meloni (Pd) la mozione che chiede alla Giunta di Palazzo Donini il "Potenziamento delle cure domiciliari per i pazienti affetti da Covid-19"

I risultati ufficiali delle cure anti-covid a domicilio, senza ricovero, in Umbria hanno dato ottimi risultati: degli oltre 300 casi esaminati, nessun decesso, meno del 10 per cento i pazienti che si sono aggravati e sono stati costretti al ricovero, tutti gli altri ufficialmente guariti. Un monitoraggio ancora in corso sia per la somministrazione dei anti-corpi monoclonali che, se preso in tempo, con altri medicinali in grado di ridurre l'infezione ed evitare la polmonite. Convivere con il virus vuol dire - in attesa della quarta fase che si spesa sarà arginata dal vaccino - evitare che gli ospedali smettano di dare servizi e prestazioni perchè sono costretti a combattere h24 il coronavirus.

Molto dunque dipende dalla cure domiciliari: per questo il consiglio regionale ha votato a maggioranza il "Potenziamento delle cure domiciliari per i pazienti affetti da Covid-19", presentata dai consiglieri regionali della Lega Valerio Mancini, Stefano Pastorelli e Paola Fioroni.  “Mettere in atto ogni utile intervento e sollecitazione verso il Governo nazionale per aggiornare, a cura del ministero della Salute, avvalendosi all'occorrenza dell'Istituto superiore di sanità, Aifa ed Agenas, i protocolli e linee guida per la presa in carico domiciliare da parte dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e medici del territorio, dei pazienti Covid-19 tenuto conto di tutte le esperienze dei professionisti impegnati sul campo".

Obiettivo, si legge nella risoluzione, istituire un tavolo di monitoraggio ministeriale, in cui siano rappresentate tutte le professionalità coinvolte nei percorsi di assistenza territoriale per poter poi raccogliere  le diverse esperienze e dati clinici raccolti dai Servizi sanitari regional per confluire in un protocollo unico nazionale di gestione domiciliare del paziente Covid-19". La Presidente Tesei e l'assessore regionale Coletto dunque saranno chiamati ad iniziare un colloquio con il Governo in commissione Stato-Regione per realizzare un protocollo nazionale sui pazienti covid da curare a domicilio, in sicurezza. 

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