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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Elezioni regionali, sulla candidatura di Bianconi. Di Maio: "Si è proposto lui, non siamo andati a pregarlo"

Il leader politico del Movimento 5 Stelle a Terni ha elogiato l'imprenditore-candidato Bianconi ma ha raccontato, come riportano i media e i giornali, una storia di diversa sulla nascita della candidatura. Come è andata veramente?

Sui social e nei gruppi politici risulterà di parte o peggio ancora da "giornalai" provare a fare domande in un clima rovente, brutto e senza contenuti - si parla solo di santi, migranti, odio contro amore, coalizioni contro qualcuno e tante altre bassezze, buchi di bilancio che all'improvvisso interessano ma fino a ieri se ne fregavano tutti, candidati che da sinistra passano a destra e da destra volano a sinistra - che si respira in Umbria in vista del voto del 27 ottobre prossimo.

Ma certe domande vanno rivolte per non finire a fare gli spettatori di comizi salviniani o delle kermesse dolci come zucchero alla centrosinistra dove si parla di lotta tra il bene e il male, un posto migliore dove vivere e di giunte tecniche dimenticando volutamente il passato recente. Certe domande, tra l'altro, le suggeriscono indirettamente i protagonisti di questa tornata elettorale. Luigi Di Maio, ministro degli esteri e leader del movimento 5 stelle, dopo una 48 ore in Umbria tra visite ad attività produttive e molti fan, ha fatto un'affermazione destinata a far discutere. Cito La Nazione, cito anche altri siti online: "Abbiamo promosso un imprenditore delle aree terremotate che si è proposto lui, non siamo andati a pregarlo come si faceva in passato".

L'imprenditore è Vincenzo Banconi, l'uomo nuovo del Patto Civico tra Pd, sinistra, civici e Movimento 5 Stelle. Di Maio ci racconta, salvo smentita ufficiale delle sue dichiarazioni riprese non da uno ma più organi di stampa, che è Bianconi ad essersi proposto e che per questo passo in avanti non c'è stato bisogno di pregarlo come invece sarebbe stato fatto per gli altri candidati che hanno "risposto grazie, no". Che c'è di sconvolgente in questa dischiarazione? C'è che non è in linea con la narrazione - ora si dice così - del candidato Vincenzo Bianconi che in una nota del 22 settembre diramata ai mezzi di comunicazioni ci spiega che lui ha accettato l'invito e non si sarebbe proposto a nessuno: "Ed è per questo che ho deciso di accogliere l'invito a candidarmi a Presidente della Regione Umbria, invito che tante forze civiche, associative e politiche mi hanno rivolto".

Tra l'altro, non c'è motivo di dubitare data la schiena dritta del Bianconi, ha sempre ribadito che fu una scelta sofferta anche fisicamente: per tre giorni ha dormito pochissimo ed ha mangiato ancora meno perdendo 4 chili. A questo punto è doverosa porre la domanda all'imprenditore-candidato Bianconi: "Sulla candidatura conferma la sua versione correggendo il pensiero del Ministro? O ammette l'auto-candidatura? O la verità sta come spesso accade nel mezzo?". Noi restiamo a disposizione per pubblicare la sua risposta. Ovviamente per il programma, per la visione dell'Umbria le chiederemo un 'intervista a parte prima del voto. Ma intanto partiamo da qui. E' fondamentale iniziare con il piede giusto nei rapporti tra eventuale governatore e cittadini. Non trova?

Ps: Non c'è niente di male o immorale eventualmente a proporsi come protagonista di una sfida, nella vita o in politica. Basta solo dichiararlo se fosse andata proprio così. Anche per il rispetto che si deve ad un candidato come Fora che ha messo da parte orgoglio, ambizioni per collaborare ad un progetto, ad una visione, dopo aver speso risorse e aver subito attacchi, ed ancora oggi si starà domandando come sia stato possibile passare da generale a sergente di fanteria.  

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