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Disoccupazione e giovani in fuga, approvata la riforma del lavoro Fioroni per rilanciare l'Umbria e invertire la rotta

Il consiglio regionale ha approvato il nuovo testo che riguarda anche gli uffici Arpal più strutturati e funzionali. Accordo con i privati e nasce l'Osservatorio sul lavoro

Non è una semplice riforma quella del mercato del lavoro e dell'agenzia Arpal (Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro), pensata e scritta dall'assessore allo sviluppo Michele Fioroni, che è stata approvata a maggioraza (centrodestra più il Patto Civico di Fora) in consiglio regionale dopo un iter breve rispetto al passato. Rappresenta, per gli esperti di settore e le imprese, una vera e propria svolta, una grande novità per invertire la rotta su formazione professionale (quella che serve veramente) e sul nuovo rapporto tra pubblico e privato, quest'ultimo l'usufruitore finale della riforma.

Rappresenta ancora, secondo il liberale Fioroni, la possibilità per giovani e disoccupati di essere indirizzati in questi settori dove c'è richiesta anche per una carriera in piena autonomia e non solo come dipendente. La riforma del merato umbro è una speranza tangibile che parte oggi per un'Umbria che deve invertire la rotta su una forta emigrazione di giovani verso il nord del Paese o verso Paesi Ue e per ridare fiducia a quelle persone che neanche cercano di più una occupazione perchè sfiduciati. Sono questi i mali che provocano il più grande dei mali regionali: lo spopolamento.

Le maggiori novità voluta da Fioroni e avallate dalla Governatrice Tesei sono: l’istituzione di un Osservatorio regionale sul lavoro, strumento fondamentale per cogliere in tempi celeri le dinamiche del mercato dell’occupazione, coì da rilevare i fabbisogni professionali e formativi del tessuto produttivo regionale; il potenzimento dell’efficienza dei Centri per l’impiego attraverso una più solida collaborazione con le agenzie private. E in particolare: il cosiddetto Buono Umbro per il lavoro (BUL), una novità che "mira a offrire una risposta alle persone che con la crisi economica hanno perso il posto di lavoro o che sono fuoriusciti dal sistema scolastico e hanno difficoltà nel trovare un primo impiego".

La legge ha infatti introdotto l’autorizzazione regionale per i servizi di intermediazione, una misura che permetterà alle agenzie per il lavoro locali di operare a mercato in Umbria, senza dover dipendere esclusivamente dai finanziamenti pubblici come nel caso degli enti accreditati. "Sono estramamente soddisfatto di quanto approvato dall'assemblea regionale - ha affermato Fioroni - dato che la riforma approvata oggi rappresenta una svolta importante per la nostra Regione. Stiamo dotando il territorio di uno strumento in grado di rendere più efficace e veloce il sistema del lavoro, allineando le esigenze delle imprese con le politiche formative. Un’agenzia regionale flessibile e autonoma, dotata di strumenti mirati e operante in una rete regionale in cui pubblico e privato sono fortemente integrati, sono strumenti fondamentali – ha sottolineato - per supportare al meglio le sfide che i lavoratori si troveranno ad affrontare nei prossimi mesi”.

Altrettanto importanti sono le disposizioni relative all’organizzazione di ARPAL, un organismo che acquista una piena autonomia e una governance, con l’istituzione di un Presidente e un Cda, più idonea a gestire un momento così complesso per il mercato del lavoro, senza prevedere costi aggiuntivi per il bilancio della Regione. 

IN CONSIGLIO - Molti gli emendamenti presentati dall'opposizione ma è passata la proposta del consigliere De Luca (M5S) che mirava ad introdurre un meccanismo per escludere conflitti di interesse tra enti di formazione e agenzie per il lavoro. 
    

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