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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Umbria, la Regione spende altri 70mila euro per le foto di McCurry: è polemica

Altri 40 scatti richiesti al fotografo-artista per immortalare l'Umbria per i Ceri e in altri appuntamenti. Scontro tra Lignani e l'assessore alla cultura Bracco

Altri 70mila euro di soldi pubblici per gli scatti d'autore del fotografo Steve McCurry a cui sono stati già commissionati i primi 100 scatti sull'Umbria - diversi comuni e feste però sono rimasti fuori dal rullino - per un valore di 150mila euro e ora sono esposti per Sensational Umbria. L'ulteriore spesa è emersa ufficialmente in Consiglio regionale dopo l'interrogazione del consigliere di Fdi Andrea Lignani Marchesani a riguardo del nuovo incarico - basato in prevalenza sulla Festa dei Ceri di Gubbio - affidato dalla Giunta regionale. “Nelle circa 100 opere esposte, come soggetto fotografico, mancano o comunque sono presenti in modo secondario alcune città umbre che, per grandezza e importanza, meritano invece di essere considerate”: ha ribadito l'esponente dell'opposizione.  

All'interrogazione ha riposto l'assessore regionale alla cultura, Fabrizio Bracco: "La mostra è stata fatta sulla base di una pianificazione promozionale mirata a far conoscere nel territorio dei vari comuni (Foligno, Perugia, Assisi, Orvieto, Terni, Città di Castello, Bevagna) le opere del fotografo. Si tratta di un modo per far conoscere l'Umbria di McCurry, che presentiamo in varie parti del mondo attraverso questi scatti. Il nuovo incarico per il fotografo è partito nel maggio scorso, dalla Festa dei Ceri, che rappresentano il simbolo della Regione. Avremo così altri 45 scatti per continuare a promuovere l'Umbria nel mondo. La prima campagna è costata 150 mila euro per 100 foto. La nuova campagna costa 70 mila euro per 45 immagini. Il fotografo ne propone all'assessorato migliaia e un gruppo di lavoro decide quali scegliere".

L'assessore ha ribadito anche che il fotografo ha deciso di devolvere alcuni sui diritti d'autore per finanziare il restauro di un importante opera d'arte umbra: "I fondi che McCurry ha deciso di devolvere al restauro di un Raffaello, riguardano i diritti sul catalogo e sulla mostra di Palazzo Penna, dove sono esposte anche opere inedite. Alla fine della mostra vedremo quale somma potrà essere utilizzata per restaurare la cappella di S.Severo a Perugia, dato che l'opera presente a Città di Castello è già stato restaurata di recente”. 

Ma per Lignani Marchesani le cose non vanno proprio in questi tempi di crisi: "McCurry rinuncia, devolvendoli al restauro, a una parte supplementare rispetto ai 220.000 euro. Il minimo che potesse fare. Ci sono però altre ombre in questa storia: non solamente l’esoso compenso di McCurry. Ci sono le questioni inerenti il catalogo e il gruppo di lavoro, che spero non venga retribuito. Vorrei infine capire quali sono i costi legati al catalogo e le modalità del suo affidamento, dato che in tutta l’Umbria nella cultura ci sono gestioni di tipo familistico, soprattutto quando vengono assegnate queste opere di catalogazione e di produzione tipografica”.

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