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L'Umbria dei terromoti, tutti i centri storici muniti di stazione sismica entro il 2015

Nuovo progetto portato avanti dalla Regione Umbria e dall'Osservatorio sismico Andrea Bina per monitorare le scosse di terremoto che si registrano sul territorio

Terminata la rete regionale di prevenzione sismica umbra, grazie all’installazione dell’ultima stazione di monitoraggio nella zona del Trasimeno, composta attualmente da sedici postazioni disseminate nella Regione. Tutti i centri storici dell’Umbria saranno dotati della propria micronazione sismica. A presentare il progetto l’assessore alla mitigazione del rischio sismico, Stefano Vinti: “Un attività che si sta intensificando in quest’ultimo periodo e che ha portato già allo studio di oltre mille centri abitati umbri, con un impegno finanziario della Regione che supera i quattro milioni e mezzo di euro”.

Presente anche il direttore dell’Osservatorio sismico Andrea Bina, Padre Martino Siciliani che ha spiegato le principale attività del centro situato a San Pietro, portate avanti in collaborazione con il Servizio Geologico e Sismico della Regione Umbria, e che riguardano  la precisa definizione di eventi sismici oltre a indagini sismiche dirette.

Nel 2013 con la rete sismica regionale (ReSiR) sono stati registrati 942 eventi sismici superiori a magnitudo 1.0, mentre, nei primi 3 mesi del 2014, sono stati registrati circa 2.300 eventi sismici superiori a magnitudo 1.0. L’aumento degli eventi sismici registrati nei primi 3 mesi del 2014 è dovuto essenzialmente all’aumento del numero delle stazioni sismiche operative grazie alle risorse che la Regione Umbria ha reso disponibili e all’impegno del Servizio Geologico e Sismico. L’aumento della densità delle stazioni sismiche di monitoraggio permette di poter registrare un maggior numero di eventi in maniera sempre più precisa.

Nel 2013 dal 15 novembre al 16 dicembre, a seguito di segnalazioni su ipotetici eventi sismici percepiti dalla popolazione, è stato effettuato un apposito monitoraggio con strumentazione sismica, ambientale ed acustica nell’area di Scheggia e Pascelupo che ha permesso di fornire in tempo reale dati e di fugare i dubbi che erano stati segnalati dalla popolazione.

Di recente è giunta a conclusione la microzonazione sismica di Umbertide a cui ha partecipato anche il personale dell’osservatorio Bina. Nel corso di tale studio si sono eseguite molteplici indagini: decine di sondaggi esplorativi, prove di laboratorio e prove geofisiche, centinaia di misure sismiche dirette ed indirette, ricostruzioni quantitative dei possibili effetti di amplificazione del moto sismico dovuti alle diverse tipologie di eventi sismici caratteristici dell’area.

I numerosi dati acquisiti verranno utilizzati per l’individuazione di aree che hanno diverso comportamento nel caso di terremoti e quindi per avere specifiche indicazioni da utilizzare per la riduzione della vulnerabilità degli edifici esistenti o di nuova costruzione. “La Regione dell’Umbria, ha concluso Vinti, per il periodo 2012-2016, ha impegnato oltre 30 milioni di euro destinati alla messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati che movimentano risorse complessive per oltre 65 milioni di euro. E’ chiaro quindi che tutte queste azioni, oltre a mettere doverosamente in sicurezza edifici importanti, sono anche un aiuto concreto all’economia ed alle imprese umbre”.  

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