Appaltopoli Terni, altri indagati politici eccellenti. "Un vero e proprio sistema contra legem"
Arriva la notizia che sono 27 gli indagati nell'ambito dell'inchiesta "Spada" che riguarda appalti dei servizi pubblici affidati soltanto ad alcune cooperative sociali con uno schema considerato fraudolento
Il sospetto è che gli appalti del comune di Terni erano, usando le parole della Procura, "cuciti addosso alle cooperative sociali" e che quindi si era instaurato un "monopolio perfetto" al fine di affidare alle coop sociali amiche la gestione del verde pubblico, dei cimiteri e di altri servizi pubblici anche in ambito del turismo. Per il verde pubblico urbano l'appalto è stato gestito senza ricorrere ad una gara aperta a tutti a partire dal 2008 al 2015. Importo destinato: 2 milioni e 700 mila euro. Per quanto riguarda la gestione del cimitero comunale il contratto è stato addirittura prorogato sempre alle stesse aziende per ben 63 volte.
Per evitare che altre aziende fossero della partita si sarebbero adottate delle misure ad hoc: nei bandi sarebbero stati inseriti requisiti su misura dei futuri vincitori; un presunto "illecito" frazionamento dell'importo d'asta in modo da aggirare il Codice degli appalti e norme comunitarie. Ma era necessario il carcere preventivo per il sindaco Di Girolamo e l'assessore ai lavori pubblici? Per la Procura non ci sono dubbi: sì. Motivo: "gli arresti domiciliari sarebbero legati al rischio di reiterazione del reato per alcuni appalti ancora in corso".
