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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Assisi

Assisi, Tar bacchetta il sindaco Ricci: senza donne giunta irregolare

Accolto il ricorso della minoranza di centrosinistra ma anche di molti esponenti del mondo delle associazioni femminili. Il sindaco Ricci dovrà rifare la Giunta tenendo conto delle quote rose: qualche frizione in maggioranza già si avverte

 

Nuovo capitolo della questione quota rose ad Assisi. Il Tar dell'Umbria ha accolto ricorso presentato da associazioni e politici di centrosinistra che avevano denunciato l'amministrazione comunale di Assisi, colpevole di non aver nominato nessun assessore donna nella giunta guidata dal sindaco Ricci. Il TAR dell'Umbria, composto da Cesare Lamberti Presidente, Carlo Luigi Cardoni Consigliere, Stefano Fantini Consigliere relatore, ha dato ragione dunque ai denuncianti "ripristinando un principio di civiltà giuridica, oramai patrimonio comune, cui anche il sindaco di Assisi deve attenersi". Morale della favola il sindaco Ricci dovrà rifare un rimpasto di giunta inserendo assessori donna.

Non sarà una passeggiata dato che si rischia di incrinati rapporti tra le forze politiche di maggioranza e ovviamente con gli eventuali esclusi. Le motivazione comunque della sentenza del Tar saranno comunicate domani mattina - 21 giugno - in una conferenza stampa organizzata dai firmatari del ricorso: Cianetti Carlo, Pettirossi Simone, Bartolini Giorgio, Maccabei Simonetta, Fioroni Emidio Ignazio, Trionfetti Luciana Vignoli Francesca  Comparozzi Alessandra  Molini Gabriella  Bartolucci Maria Isabella   Associazione “GYLANIA”  Associazione “OSSIGENO”, Associazione “Donne per le DONNE”, Associazione “COMITATO INTERNAZIONALE 8 MARZO, Associazione “FARE INSIEME”,  Tardioli Annalisa,  Mariani Franca,  Casubaldo Francesca, Santarellli Gigliola. Non è da escludere che l'amministrazione di centrodestra di Assisi non ricorra al Consiglio di Stato per respingere la sentenza del Tar. 

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