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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il Sole24ore smonta il buongoverno del centro-sinistra 2000-2019. La Lega: "Il fallimento è certificato. Ora il Pil è risalito del 6%"

"È nostro dovere voltare pagina e continuare a lavorare per riportare l'Umbria nel posto che merita in Italia e nel mondo"

"Anche il Sole24Ore certifica il totale fallimento delle politiche economiche del Partito Democratico in Umbria negli ultimi 20 anni". L'attacco porta la firma del capogruppo Lega all’Assemblea legislativa dell’Umbria, Stefano Pastorelli dopo l'analisi del quadro delineato dal più noto quotidiano nazionale di economia e finanza che ha descritto la nostra regione come la peggiore in Italia per perdita di Pil pro capite negli anni che vanno dal 2000 al 2019. Ora però come spiegato da Bankitalia e dalla Camera di Commercio, nonostante il covid, nonostante le difficoltà derivanti dalla pandemia, è stato invertito con previsioni di +6% nel Pildel 2021, superiore anche alla media nazionale. Un cambio di passo che la Lega ha sottolineato grazie alla Giunta Tesei. 

"Un disastro - spiega Pastorelli - targato PD, l'ennesimo, dopo la gestione fallimentare della sanità, l'isolamento infrastrutturale, l'incapacità dimostrata sul tema del sostegno alla piccola e media impresa, nel rilancio del turismo e nella valorizzazione delle eccellenze locali, solo per fare alcuni esempi. I dati del Sole24Ore dicono con chiarezza che la sinistra al governo dell'Umbria ha totalmente fallito su tutti i fronti. I dati elaborati riguardano il raffronto del Pil pro capite dal 2000 al 2019 delle regioni di 4 paesi europei: Italia, Francia Spagna e Germania. Tra tutte, la nostra regione è quella che emerge in negativo, avendo perso ben 70 posizioni in classifica, risultando ultima in Italia e tra le peggiori realtà in Europa". 

Un disastro che per la Lega vede nel Partito Democratico umbro il primo responsabile, in quanto, "seppur vero che il trend negativo riguarda gran parte del Paese, è altrettanto vero che la nostra regione è quella che è riuscita a fare peggio delle altre, anche in rapporto alle realtà del centro sud e del sud Italia. Evidente come l'Umbria dal 2000 abbia pagato a caro prezzo l'immobilismo dei governi regionali PD che hanno brillato per assenza di una visione lungimirante e politiche economiche fallimentari".

Il capogruppo Pastorelli traccia un primo bilancio sui dati positivi e sulle azioni della Tesei: "L'Umbria è tornata a rialzare la testa. Ne sono una dimostrazione i 6 bandi promossi dalla Giunta regionale per piccole e medie imprese, le 173 domande presentate, oltre 50 milioni di contributi richiesti, 30 milioni già stanziati e un impegno serio a supportare concretamente chi vuole investire sul territorio. Le previsioni del Pil a +6% per il 2021 sono positive e
vedono segnali incoraggianti di ripresa oltre la media nazionale".

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