L'alto e il basso. La politica e i conti da regolare. Letteralmente. Il senatore eletto in Umbria, Miguel Gotor, lascia il Pd e trasloca in “Articolo 1- Movimento Democratico e Progressista”. L'ex sinistra del Partito Democratico, per capirci. Gli scissionisti. E lo fa scrivendo una lettera al segretario regionale Leonelli. Una missiva per spiegare i perché, i per come e il quello che sarà.

La risposta da piazza della Repubblica, invece, è un “pregasi di regolare i debiti pregressi”. Cosa che Gotor non ha intenzione di fare. Perché, dice lui, è una cosa che ha già fatto. Scrive il senatore di Mdp (non è un errore): “Leggo su PerugiaToday che il segretario regionale del Pd Umbro mi avrebbe scritto una lettera che però non ho ancora avuto il piacere di ricevere. Nella missiva, evidentemente anticipata al quotidiano on-line, egli mi chiede «di saldare al Pd regionale i contributi» che mi ero «impegnato a versare al momento della candidatura», ma sbaglia bersaglio”.

Esatto. A quanto dice Gotor, Leonelli ha sparato a un amico: “I miei conti con il Pd umbro, infatti, sono in ordine perché in questi quattro anni di legislatura, oltre ai 1500 euro mensili dati al Pd nazionale, ho versato al regionale oltre 26 mila euro di elargizioni a carattere liberale tramite bonifico bancario nel rispetto della normativa vigente (10 mila euro in due soluzioni separate tra il 2013 e il 2014 e 590 euro mensili a partire dall’agosto 2014 fino al gennaio 2017)”. E ancora: “Con il precedente tesoriere, il compianto compagno Edoardo Gobbini, concordai di versare complessivamente 30 mila euro, spalmati sui 5 anni presunti di durata della legislatura, e non i 35 mila richiesti perché documentai, scontrino dopo scontrino, di avere già speso 5 mila euro nel corso della campagna elettorale del 2013”.

Che Leonelli si sia sbagliato così? Tesoriere, gentilmente, ci porta il conto?