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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Ambiente, scarichi acque reflue, no alla certificazione fai da te

La prima commissione consiliare della Provincia di Perugia chiede la modifica delle nuove regole regionali sullo scarco delle acque reflue da edifici residenziali sul suolo

La prima commissione consiliare permanente, presieduta da Massimiliano Capitani, si è riunita per discutere della legge regionale 8 del 2011 sullo snellimento delle procedure: “All’articolo 73 di questa legge viene introdotto un nuovo articolo relativo alla possibilità di poter autorizzare, tramite certificazione di professionisti abilitati, gli scarichi sul suolo delle acque reflue da edifici residenziali".

Il problema è che sono stati sollevati dubbi sulla legittimità costituzionale, infati la Suprema Corte si è già espressa nella incostituzionalità in un caso analogo: le leggi in materia ambientale sono di competenza dello Stato e non possono essere cambiate se non con norme più restrittive, cosa che in questo caso non è, infatti le Regioni hanno creato una norma più ampia.

"In pratica – ha concluso Capitani – in tutti gli ambiti in materia ambientale secondo noi è necessaria l’autorizzazione: per questo come commissione propongo un ordine del giorno nel quale si impegna la Giunta a promuovere nei confronti della Regione una revisione del testo della legge regionale 8 del 2011 relativamente all’articolo 73 e una modifica dell’articolo 116, salvaguardando le competenze della Provincia in materia di rilascio delle autorizzazioni agli scarichi”.

Per il consigliere Enrico Bastioli “Bisogna far capire alla Regione Umbria che c’è qualcosa che non va”. I commissari hanno approvato il nuovo ordine del giorno che quindi sarà discusso in Consiglio provinciale.

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