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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Sanità dell'Umbria, le nuove decisioni della giunta Tesei: "Nuovo assetto della medicina territoriale"

Case e ospedali di comunità, centrali operative territoriali e un nuovo piano pandemico

La 'nuova' sanità dell'Umbria prende forma. La giunta Tesei, su proposta dell’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, ha approvato i tre nuovi atti per la programmazione sanitaria dei prossimi anni: si tratta della dislocazione delle case e ospedali di comunità, nonché delle centrali operative territoriali, nell’ambito del Pnrr 2021 - 2026, del Piano strategico operativo regionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale 2021-2023, nonché del Piano operativo regionale e le schede di intervento della Missione Salute 6, sempre inserita nell’ambito del Pnrr. 

Il piano umbro per il Pnrr Sanità, spiega la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, "contiene le indicazioni su Case di Comunità, Ospedali di Comunità, Cot (Centrali  Operative Territoriali) e telemedicina, nonché su digitalizzazione degli ospedali e ammodernamento delle grandi apparecchiature. Il tutto, che prevede investimenti per circa 106 milioni di euro, rafforzerà la rete di servizi sanitari esistenti ed è tassello del più ampio nuovo Piano Sanitario umbro".

Per l'assessore Coletto l'approvazione dei tre nuovi atti "è un passaggio significativo che apre una nuova fase in un contesto, come quello sanitario, che è stato fortemente segnato dalla pandemia che comunque, rappresenta un’esperienza significativa anche per orientare le scelte future".

Sulla dislocazione delle case e degli ospedali di comunità e delle centrali operative territoriali, l’assessore Coletto evidenzia che "sostanzialmente si punta ad un vero e proprio potenziamento della sanità territoriale prevedendo all’interno delle case di comunità molti servizi che vanno dalla specialistica ambulatoriale, al servizio di prenotazione delle prestazioni, ambulatori di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, servizio infermieristico". E ancora: "Le centrali operative territoriali inoltre – aggiunge l’assessore –, faranno sì che vengano evitati inutili accessi al pronto soccorso degli ospedali attraverso la presa in carico sul territorio di quei pazienti che per le cure possono essere indirizzati direttamente alle case di comunità”.

Per quanto riguarda il Piano pandemico, Coletto sottolinea che “l’Umbria si dota di un nuovo Piano operativo a distanza di molti anni, visto che il Piano precedente porta la data del 2007. Lo schema approvato è in aderenza alle direttive nazionali che tratteggiano un percorso per affrontare una pandemia influenzale”. A livello regionale "è stata individuata la catena di comando in caso di pandemia con l’individuazione di una unità di crisi e di un comitato pandemico. Al Piano sono allegati dei documenti attuativi per la gestione pratica come ad esempio la strutturazione e l’organizzazione dei servizi".

Ultimo punto: il Piano operativo regionale e le schede di intervento della Missione Salute 6 nell’ambito del Pnrr. Coletto sottolinea che "l’obiettivo del Piano regionale sarà come indicato a livello centrale, migliorare l’efficacia nel rispondere ai bisogni di cura delle persone, anche alla luce delle criticità emerse nel corso dell’emergenza pandemica, ed è articolata in due componenti fondamentali: la prima punta a potenziare le  reti di prossimità, le strutture intermedie e  la telemedicina per l’assistenza territoriale, la seconda  ha come priorità l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione del servizio sanitario". 

Sanità dell'Umbria, il futuro dell'ex Calai di Gualdo Tadino

Il vicepresidente della Regione Umbria, Roberto Morroni, applaude alle scelte della giunta. “Prende forma la riorganizzazione del sistema sanitario umbro, e si disegna il nuovo assetto della medicina del territorio – spiega Morroni - in coerenza con quanto stabilito nello schema del nuovo Piano Sanitario regionale, con particolare attenzione alle esigenze e alle richieste che provengono dalle varie zone dell’Umbria”.

E si arriva all'ex Calai: “Nel ridefinire e potenziare in modo omogeneo i servizi sul territorio, cogliendo l’opportunità offerta dai fondi del Pnrr – prosegue – la Giunta regionale ha confermato anche l’impegno per rendere l’ex ospedale Calai di Gualdo Tadino un polo dell’offerta sociosanitaria a favore dell’area appenninica e dell’intera Umbria. Ai 6,5 milioni di euro già allocati con il documento programmatico per gli investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie, si sono aggiunti circa 2,8 milioni di finanziamento a opera dell’USL n.1, portando a oltre 9 milioni le risorse destinate alla riqualificazione della struttura”. E ancora: “Comincia a delinearsi anche quello che sarà il “nuovo volto” dell’ex Calai, al quale si sta lavorando da mesi – rileva Morroni – la nascita di una Casa di comunità e di due moduli di un Ospedale di comunità, per un totale di 40 posti letto, sono i primi tasselli della nuova realtà in fase di realizzazione”.

Il vicepresidente conclude anticipando che “nelle prossime settimane verrà stabilito il cronoprogramma degli interventi che segneranno il nuovo corso dell’ex ospedale Calai di Gualdo Tadino. Un progetto importante per il potenziamento della sanità territoriale e per il rilancio complessivo della città”. 

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