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Punto Nascita, Ricci occupa la Regione: "Non passeranno"

Contro la riforma sanitaria regionale che porterebbe al taglio del punto nascita di Assisi, il sindaco Ricci è pronto ad impugnare la delibera. "Prima decidono e poi chiedono conferma ai territori"

"Impugneremo la delibera della Giunta regionale sulla Riforma sanitaria. E siamo disposti anche fisicamente a bloccare questa operazione": rilancia la sfida al Presidente Catiuscia Marini e al Consiglio regionale il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, nel giorno dell'occupazione simbolica del Palazzo regionale. Forte di 3200 firme degli assisani e delle associazioni cittadine  che non ne vogliono sapere di perdere il Punto Nascita all'Ospedale "sarebbe l'inizio di un depotenziamento mirato".

Una protesta forte anche perchè il sindaco non crede alla partecipazione dei territori alla riforma che è stata annunciata dalla Marini. "Adottare una delibera prima - ha spiegato - e poi iniziare un dialogo non mi sembra la procedura giusta. Noi avevamo presentato un progetto per l'Ospedale dove eravamo pronti a perdere alcuni settori per potenziare altre specializzazioni a disposizione della regione. Ma non siamo stati ascoltati. Non ci stiamo a perdere il punto nascita perchè Assisi, nonostante da 5 anni senza primario, conta 400 nascite: molte di più dell'Ospedale di Pantalla (Todi e Marsciano) e dell'Ospedale di Castiglione del Lago".

A chi fa notare a Ricci che i tagli nazionali impongono una riforma e dei sacrifici, lui risponde: "Ho tagliato spese inutili ad Assisi per il 7 per cento senza aumentare tasse e tariffe e mantenendo i servizi. E le dico la verità si poteva fare di più. Se questa operazione sono riuscita a farla io può farla a livello sanitario anche la Giunta regionale".

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