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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Droga in città e prevenzione, Romizi pronto alla sfida: "Andremo nelle scuole"

Incontro tra il sindaco Andrea Romizi e la Commissione del consiglio regionale contro la criminalità organizzata e le tossicodipendenze. L'intento è stato quello di mettere nero su bianco i problemi che affliggono la città

Incontro tra la Commissione del consiglio regionale contro la criminalità organizzata e le tossicodipendenze ed il sindaco di Perugia, Andrea Romizi. L’obiettivo è quello di creare una stretta collaborazione tra le istituzioni per rendere Perugia una città più vivibile e cambiare l'immagine che gli è stata data di capitale dello sballo e della droga

Un lungo incontro durante il quale è intervenuto il primo cittadino. Per Romizi "l'aspetto della prevenzione è fondamentale: dobbiamo andare nelle scuole a parlare con i ragazzi e capire perché molti giovani, fin da ragazzini entrano in contatto con sostanze stupefacenti. Un processo che comporta tempi più lunghi, ma in questo campo non servono scorciatoie. La politica deve puntare su percorsi più strutturati e più solidi. Togliere gli spacciatori dalle piazze non serve se non eliminiamo il fenomeno dalla base". 

Il Sindaco ha poi sottolineato che “dobbiamo dare un'immagine diversa di Perugia, mettendo in evidenza quanto di buono c'è in città. Ed è tanto. Basta pensare alle tante eccellenze nella cultura o nel nostro tessuto produttivo, ma anche a quelle nel sociale che riescono ad intercettare tante forme di disagio. Concordo sul lavoro da fare per la comunicazione, così da non far più dipingere Perugia come capitale dello sballo e della droga. Ma non dobbiamo farlo solo con una smentita come in passato, quando si è peccato di provincialismo. Il Comune avrà un ruolo da protagonista, soprattutto nelle aree più calde della città. Ma il ruolo centrale lo devono avere i cittadini: dove si sono attivati, ci sono stati gli anticorpi. Dobbiamo tornare a sentirci comunità e metterci insieme, incentivando questi fenomeni virtuosi. Tutti quanti, nessuno escluso, dobbiamo lavorare sui quartieri per recuperare le criticità".

Ad intervenire in commissione anche il presidente della commissione Paolo Brutti: "Non vogliamo criminalizzare nessuno ma lo spaccio e il consumo di droga sono un fenomeno preoccupante a Perugia. E non averlo denunciato in passato ha portato a sottovalutazioni che lo hanno fatto crescere fino alle dimensioni attuali”. "E' importante - ha proseguito Brutti - mettere in moto interventi che rendano più complicato il gioco d'azzardo e il Comune può e deve giocare un ruolo centrale. Una recente sentenza della Corte costituzionale, ad esempio, dice che i sindaci possono disciplinare l'orario di apertura e la dislocazione delle sale da gioco. Questa potrebbe essere una prima azione da mettere in campo. Così come per il contrasto dello spaccio di droga, che a Perugia è in mano ad etnie straniere ma non vede ancora la presenza della criminalità organizzata, uno strumento importante potrebbe essere il censimento delle abitazioni per capire chi effettivamente ci vive, a partire dal centro storico fino ad arrivare ai quartieri più difficili".
  

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