Tremano le fondamenta di Forza Italia: gli Azzurri si preparano alla faida interna

E faida fu. Pare proprio che all'interno di Forza Italia gli animi si stiano riscaldando. Una pentola a pressione pronta ad esplodere. E non importa se “i panni sporchi si lavano in famiglia”, perché il rospo questa volta è fin troppo grande da ingoiare. Così grande che le parole si fanno pesanti e l'acqua torbida. Bei tempi quando gli azzurrini sembravano andare d'amore d'accordo, guardando solo con un pizzico di sospetto il sindaco Romizi al fianco del “fratellino” Squarta.

Il chiacchiericcio all'interno di Fi già c'era, ma guai a mettersi contro il giovane tanto amato: si sarebbe potuto perder consensi. Ormai, però, la partita è finita e gli sconfitti urlano allo scandalo. Le parole di Francesca Vittoria Renda, rappresentante del club “Perugia Viva” di Forza Italia e assistente storica di Maria Rosi, arrivano con una bomba a mano: “Oggi il nostro partito deve aprire una grossa riflessione politica sui motivi, che al di là del crollo fisiologico, hanno prodotto il calo significativo di Forza Italia nel capoluogo di Regione che appartiene proprio al nostro schieramento di centro destra”.

E fin qui niente di anomalo. Ma la Renda sterza: “Indiscrezioni parlano dell’appoggio del nostro sindaco Romizi al partito di Fratelli d’Italia e da giorni la notizia rimbalza su tutti i giornali, eppure dal sindaco non è arrivata alcuna smentita, come se non si dovesse dare conto ad un partito e all’elettorato”.

L'assistente storica di Maria Rosi passa all'attacco: “Tutto questo ha proprio l’aria di essere il frutto di una strategia studiata a tavolino, per non far prendere quota al nostro partito e far scattare un solo seggio, in modo da far rimanere inalterato un certo status di potere”. Che si riferisca alla pesante mano di Fiammetta Modena?

Ma l'amaro pare proprio risalire a qualche tempo addietro e precisamente a un anno fa: “Altra considerazione va fatta sulle dichiarazioni della Marini, che dice di essersi “ripresa Perugia”, perché il centro sinistra ha superato il centro destra col 5% di voti nel capoluogo di Regione, che da un anno è governato da un’amministrazione comunale di centro destra. Forse la scelta di una giunta radical chic si è dimostrata alla lunga errata politicamente, perché se contemporaneamente si fosse scelto anche per la crescita politica e partitica oggi ci troveremmo con un Governo della Regione di centro destra”. Voci di corridoi mormorano che qualcuno si stia già affilando le unghie per farla pagare al “cerchio magico” perugino. Che la guerra sia finita qui? Non sembrerebbe proprio.