Riforma Province: polizia provinciale nel caos, spunta ipotesi di nuovo ente per l'occupazione

"Ad oggi è ancora grave la situazione dei dipendenti della Polizia Provinciale potenzialmente soggetti a essere un sovrannumero e quindi a finire prima in mobilità e poi a rischio licenziamento": la denuncia porta la firma delle Rsu delle Province di Perugia che hanno organizzato un presidio di protesta per il prossimo 26 novembre, sotto la Provincia a partire dalle ore 9, in concomitanza con la riunione che la RSU avrà con l'amministrazione provinciale sul problema. 

"Si tratta di questioni sulle quali chiediamo alla Regione di riprendere un percorso di confronto, questioni che creano incertezze e disagi e che hanno bisogno di risposte sia quelle legate al corpo della polizia provinciale che quelle del personale assegnato agli Sportelli polifunzionali dislocati sul territorio provinciale di cui chiediamo di mantenere la funzionalità": hanno tuonato dai sindacati verso il Palazzo della Regione che comunque si è fatta garante della ricollocazione di altre 238 unità provinciali.

Chi rischiata invece di finire fuori da subito sono i precari del Centro per l'Impiego che erogano servizi per l'occupazione e la formazione professionale. Per loro si era parlato di una Agenzia Nazionale per l'occupazione che però non è stato ancora istituita e forse non lo sarà mai.

"Chiediamo formalmente alla Regione Umbria di intervenire in modo efficace ed autorevole, con la creazione di una STRUTTURA DI LIVELLO REGIONALE, dove far confluire il personale attualmente dipendente dai Centri perl’Impiego, entro cui trovare anche soluzione all’annoso problema dei contratti a tempo determinato di prossima scadenza ed allo scopo di valorizzare il ruolo pubblico dei servizi all'impiego".