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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

La Lega Nord contro la riforma: "Presto in Umbria caos e tagli alla guardia medica"

“Invece di eliminare i  veri sprechi che caratterizzano la sanità italiana, il Governo punta solo al  ridimensionamento dei servizi sanitari dimenticandosi dei cittadini e della loro salute”: dura la presa di posizione del Senatore Stefano Candiani e i consiglieri della  Lega Nord Umbria, Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini sul nuovo Atto di indirizzo del Governo Renzi che con tutta probabilità porterà l'assistenza medica territoriale giornaliera dalle 8 del mattino alle 24, con l'unica presenza  notturna del servizio  assicurato dal 118.

"La paventata chiusura delle guardie mediche prevista nel Nuovo Atto di Indirizzo – continuano i  leghisti - provocherà disfunzioni nell'assistenza, con gli operatori divisi tra l'obbligo di intervento immediato in emergenza 118 per chiamate improprie e il pericolo di lasciare scoperto il servizio per urgenze "vere". Tale pericolo vale sia in quelle zone di grande estensione territoriale, molto lontane dai punti di partenza del servizio stesso, che per   le zone ad alta densità abitativa, dato che in alcune strutture si ha a disposizione un numero  esiguo di ambulanze e di equipaggi".

Oltre a "smantellare" i servizi sanitari sul territorio, secondo i leghisti, provocherebbe "perdite di centinaia di posti di lavoro nella Continuità Assistenziale, con utilizzi impropri dei medici del 118, oltretutto attualmente insufficienti per le esigenze del sistema di Emergenza Territoriale".

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