Caos Sanità, arriva la strigliata dei sindaci del Pd: "Le nomine non interessano ai cittadini"
“Lo stato di tensione permanente – scrivono i sindaci - rischia di frenare l'azione di governo regionale che, al contrario, va rilanciata su una serie di tematiche cruciali per il futuro dell'Umbria, tra le quali la sanità, ambito in cui i sindaci rivendicano, per il ruolo che si trovano a svolgere, un maggiore protagonismo e coinvolgimento”
C'è chi scivola sulle bucce di banana burocratiche, chi tenta di tenere la barca ancora a galla e chi tira dritto come un Frecciarossa. La cornice è il caos nomine e sanità che ha travolto, tra polemiche e dimissioni, la giunta Marini e la Regione. Così, dopo lo striglione del segretario regionale, arriva il rincaro. Ovvero la nota congiunta dei sindaci del Partito Democratico dell'Umbria. La compagine di primi cittadini democratici “esprime forte preoccupazione per le fibrillazioni scaturite in seno alla giunta regionale a seguito della vicenda relativa alle nomine degli apicali delle strutture sanitarie”. La versione riveduta, corretta e molto più gentile del “non abbiamo uno spettacolo edificante” di Leonelliana memoria.
“Lo stato di tensione permanente – scrivono i sindaci - rischia di frenare l'azione di governo regionale che, al contrario, va rilanciata su una serie di tematiche cruciali per il futuro dell'Umbria, tra le quali la sanità, ambito in cui i sindaci rivendicano, per il ruolo che si trovano a svolgere, un maggiore protagonismo e coinvolgimento”. Come a dire, non lasciate decisioni del genere solo a equilibri di Palazzo.
Morale della nota – e della strigliata alla Regione - : “Senza l'idea e la prassi di "comunità" non c'è politica, non c'è governo, non c'è Pd”.