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Fondo per gli affitti, oltre 5 milioni da Regione e Stato. Ma Fora denuncia: "Bene ma ecco chi resta fuori"

L'assessore Melasecche ha spiegato fondi e strategia di sostegno tramite i comuni dell'Umbria. Fora apprezza lo sforzo ma ribadisce che in troppi non potranno accedere al bando

Bene ma non benissimo. E' questa la considerazione finale del capogruppo dei civici, Andrea Fora, dopo il botta e risposta con l'assessore regionale Melasecche sui fondi a disposizione 2020 - due graduatorie in corso tramite i comuni - per dare una mano importante alle famiglie che stanno pagando gli effetti collaterali di questa emergenza sanitaria Covid19 ancora lunga da passare. Fora aveva interrogato l'esponente della Giunta Tesei sui soldi messi a disposizione per la strategia di sostegno dato che le previsioni del sindacato degli inquilini del Sunia sono oggettivamente preoccupanti: "Secondo le ultime stime 7mila famiglie umbre faticheranno a pagare l'affitto delle case in cui abitano".

Fondo per gli affitti, deliberato il bando. "Fino a 3mila euro". I soldi assegnati ai comuni umbri

La Regione gestira un fondo degli affitti alimentato da soldi propri e da quelli del Governo (al momento non arrivati) che si attesta intorno ai 5,2 milioni di euro complessivi.  L'intervento della Regione prevede tre casi: il primo quando il proprietario formula la rinuncia allo sfratto per due anni, consta di un contributo del 50 della morosità fino a 3mila 200 euro, oppure un contributo di 200 euro per 24 mesi destinato al canone di locazione. Il secondo, nel caso di differimento dell'esecuzione di sfratto per il tempo necessario, prevede il 50 per cento dell'importo complessivo fino a 3mila euro, oppure 200 al mese per la sospensione. Poi, nel caso di nuovo alloggio e nuovo contratto a canone concordato, fino a 1200 euro oppure 200 per 34 mesi.

Bonus affitti coronavirus, aumentano i fondi: oltre cinque milioni di euro

Una strategia apprezzata da Fora perchè l'Umbria non si è limitata a fare da passa-carte ridistribuendo soldi nazionali ma anche impegnate risorse del proprio bilancio. Ma allo stesso tempo il capogruppo dei civici si dice preoccupato perchè i soldi non saranno sufficienti ed alcune categorie resteranno fuori. "Ci sono target di persone che a oggi sono escluse dai provvedimenti" ha concluso in aula "Come gli inquilini delle case popolari, dove i canoni di affitto agevolato sono quasi
a quote di mercato in base all'Isee, quindi onerosi, e gli immigrati, i quali non possono accedere se non hanno un contratto di lavoro attivo alla data del bando, eventualità piuttosto difficile. Sono poi esclusi target di persone che hanno provato a recuperare parte dell'affitto nel 730, recuperando ben poche risorse ma così facendo venendo anche esclusi dalla possibilità di accesso a questi aiuti. Anche essi oggi sono esclusi dagli interventi per gli affitti”. La coperta è sempre corta quando si parla di aiuti ai tempi del coronavirus. 

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