Il futuro della ex Fcu? Ecco il "piano" della Regione per far pagare ad altri la ristrutturazione

“Svenduta”? “Regalata”?. Il piano della Regione Umbria per la ex Fcu è diverso. L’assessore regionale Giuseppe Chianella volta le carte della giunta rispondendo all’interrogazione del consigliere d’opposizione Claudio Ricci. “La Regione ritiene strategica l'infrastruttura Fcu, che però necessita di una manutenzione importante”. E allora, ecco il piano: “L'idea – spiega Chianella - è di affidare in concessione a Rete Ferroviaria Italiana la gestione della Ferrovia Centrale Umbra per qualche anno, così da permettere interventi di ripristino a cominciare dalla tratta Umbertide-Città di Castello”.

E non finisce qua: “In un secondo tempo, invece, stiamo studiando l'ipotesi di un trasferimento al patrimonio dello Stato della stessa infrastruttura per progetti di più ampio respiro”. Perché? “Con un piano di intervento di media scadenza la Fcu  - prosegue l’assessore - potrebbe diventare interoperabile con le altre strutture ferroviarie. Abbiamo già chiesto di costituire un gruppo di lavoro tra Regione e Rfi per approfondimenti utili a supportare il processo decisionale che si renderà necessario al trasferimento della rete. Credo che questa possa essere la strada giusta per un rilancio della Fcu non solo per renderla utilizzabile, ma anche per renderla interoperabile all’interno del sistema più generale delle Ferrovie dello Stato”.

E il piano regionale è svelato. Funzionerà? Intanto l’opposizione non molla: nella replica, riporta una nota del consiglio regionale, Ricci ha auspicato che “la riflessione sul progetto di rilancio possa essere oggetto di riflessione in Seconda Commissione” e ha sollecitato “la messa a disposizione del bilancio di Umbria Tpl Mobilità che non è ancora stato messo a nostra disposizione, anche per verificare la reale situazione gestionale e economica dell'azienda”. I giochi (politici e non) sono ancora aperti.