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Regione Umbria: "A gennaio fine dell'emergenza terremoto, il 2018 sarà l'anno della ricostruzione"

Il bilancio di fine anno di Palazzo Donini: nuovi treni in arrivo per l'ex Fcu e nuovi bus, lotta senza quartiere ai neet e alla disoccupazione

Il vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Fabio Paparelli ha sottolineato come il 2017 mostri “indicatori importanti che rilevano come l’Umbria sia nel gruppo delle regioni che agganciano la ripresa, quali l’export che in Umbria è cresciuto del doppio rispetto alla media nazionale, il 6,4  rispetto al 3,3% nazionale” e ha ricordato alcuni dei risultati della programmazione regionale in materia di internazionalizzazione e  ricerca e sviluppo, oltre alla significativa ripresa del turismo nei mesi di settembre/ottobre. “Una situazione che va consolidata ed è la sfida che ci poniamo per il 2018, chiedendo alle parti sociali di dare il proprio contributo”.


L’assessore regionale alla Salute, coesione sociale e welfare Luca Barberini ha ricordato l’importante programmazione in materia di sanità e sociale: “Dopo il Piano di prevenzione, è stato approvato il Piano sociale e avviato il percorso per la definizione del nuovo Piano sanitario. Tenendo conto dell’invecchiamento della popolazione umbra, abbiamo riorganizzato i modelli assistenziali enfatizzando i due pilastri della prevenzione e del territorio. A inizio 2018 – ha detto fra l’altro – prenderà avvio il progetto delle aggregazioni funzionali territoriali, per garantire la continuità del servizio sanitario senza ricorrere al presidio ospedaliero”. Per quanto riguarda il welfare, il 2017 “è stato un anno straordinario in cui è stata data risposta a temi fondamentali come il ‘dopo di noi’, l’autosufficienza, la povertà integrando leggi nazionali, risorse comunitarie e regionali”.


L’assessore Fernanda Cecchini ha richiamato i risultati nella capacità di spesa delle risorse dello sviluppo rurale che vedono l’Umbria al secondo posto in Italia, con un target di spesa per il 2018 che è stato già superato quest’anno grazie anche alla buona tenuta e agli investimenti delle imprese agricole”. Quanto alla cultura, l’assessore Cecchini ha sottolineato l’importanza dei 12 milioni di euro per l’attuazione di progetti che riguardano “attrattori culturali, a vantaggio della complessiva economia della regione” e gli oltre 800mila euro stanziati dal Ministero dei beni culturali destinati alle zone terremotate. In materia ambientale, “è stato un anno complicato sul fronte della gestione dei rifiuti, ma abbiamo dimostrato di essere in grado di dare soluzione ai problemi e, se ogni soggetto farà la sua parte come ha fatto la Regione, possiamo guardare con fiducia al futuro”. 

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