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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Regione Umbria: "A gennaio fine dell'emergenza terremoto, il 2018 sarà l'anno della ricostruzione"

Il bilancio di fine anno di Palazzo Donini: nuovi treni in arrivo per l'ex Fcu e nuovi bus, lotta senza quartiere ai neet e alla disoccupazione

Conti solidi, bilancio al sicuro e niente aumento delle tasse da otto anni. Una Regione Umbria “che può vantare solidità finanziaria e affidabilità dei conti, situazione che permette di non applicare la leva fiscale, a beneficio di cittadini e imprese, e di affrontare investimenti e scelte strategiche”. Sul fronte della ricostruzione post-terremoto, “il lavoro di questi mesi consentirà a gennaio 2018 di chiudere definitivamente la fase emergenziale e di entrare a pieno titolo nella fase di ricostruzione pubblica e privata”. È questo, in sintesi, il quadro tracciato oggi a Palazzo Donini nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno dalla presidente della Regione Catiuscia Marini, insieme a tutti i componenti della Giunta regionale: il vicepresidente Fabio Paparelli e gli assessori Luca Barberini, Fernanda Cecchini, Giuseppe Chianella e Antonio Bartolini.

   “L’Umbria – ha detto la presidente Marini, ricordando come la Regione abbia tra l’altro sempre rispettato il pareggio di bilancio e non sia mai stata sottoposta a piani di rientro in sanità – ha una pressione fiscale tra le più basse d’Italia, invariata nell’ultimo decennio, per l’ottavo anno consecutivo da quando sono alla guida della Regione. Un’invarianza confermata nella manovra di bilancio per gli anni 2018/2020 nella quale confermiamo tutti i servizi e affrontiamo scelte strategiche per l’Umbria”.

 Soffermandosi sulla ricostruzione nelle aree colpite dagli eventi sismici del 2016, la presidente ha ricordato che “si entrerà nella fase attuativa dei Piani approvati, tre dei quali per l’edilizia scolastica per complessivi 60 milioni di euro che riguarderanno anche edifici fuori dall’area del cratere, e i due Piani delle opere pubbliche con risorse per circa 30 milioni di euro ciascuno. Una fase attuativa – ha rilevato – che vedrà il protagonismo diretto degli Enti territoriali, Regione, Comuni e Province”.    

    “Grazie alla programmazione e alle risorse stanziate – ha aggiunto – nel 2018 entreremo nella fase molto importante della ricostruzione pubblica e di quella privata. Nella prossima seduta della Giunta regionale discuteremo del disegno di legge regionale che guiderà la ricostruzione, definendo gli aspetti non solo sotto il profilo edilizio-urbanistico, ma anche socioeconomico. A disposizione ci sono oltre 100 milioni di euro di risorse aggiuntive, di cui 56 milioni per il Fondo europeo di sviluppo regionale e circa 52 per la programmazione dello sviluppo rurale, che si aggiungono al miliardo  e mezzo di euro delle risorse della programmazione comunitaria per il periodo 2014/2020”.

La presidente Marini ha tenuto a sottolineare la “positiva collaborazione con il Governo nazionale che ha garantito supporto istituzionale e finanziario per molte scelte strategiche dell’Umbria, dai trasporti all’ambiente alla ricostruzione” e ha reso noto che sono stati definiti con il Governo i termini per due accordi per l’impiego delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc), rispettivamente con il Ministero delle Infrastrutture e trasporti sul tema delle infrastrutture e della riqualificazione urbana e con il Ministero dei beni culturali, per complessivi 40 milioni di euro, e per un programma di interventi su dissesti idrogeologici e prevenzione in particolare nell’area del cratere del sisma.

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