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Regione, risoluzione unitaria anti-Covid. Esultano Bori e opposizione: "Ammessi errori, passano le nostre proposte"

"Ci aspettiamo quindi che sia conseguente con le richieste che sono venute oggi dall’Assemblea legislativa e che le renda immediatamente operative. Su questo vigileremo e non faremo sconti”

Il momento per l'Umbria, come per l'Italia, è difficile, drammatico a causa del Covid, delle nuove zone rosse, la presenza di varianti del virus che si diffondono più velocemente, la povertà crescente. C'è bisogno dell'unità, seppur ognuno facendo il suo ruolo, e oggi il consiglio regionale dell'Umbria ha dimostrato di saper andare oltre le differenze e le appartenenze politiche approvando all'unanimità una risoluzione incentrata sulle soluzioni da adottare o obiettivi da raggiungere che dovrà essere un po' la bussola del Governo regionale in fatto di contenimento della pandemia. L'opposizione di centrosinistra si è messa a disposizione fornendo una serie di iniziativa e spunti che sono stati poi limati e fatti propri anche da tutta la maggioranza. 

Le buone soluzioni non hanno colore. Soddisfatto Tommaso Bori, capogruppo del Pd, che ha parlato di atteggiamento responsabile e collaborativo dopo mesi di diatribe politiche: "Oggi, finalmente, con un anno di ritardo, la maggioranza ha riconosciuto le criticità relative all’emergenza sanitaria in Umbria e recepito le nostre proposte, che impegnano la Giunta regionale a compiere un decisivo cambio di marcia per colmare le mancanze e i ritardi accumulati fin qui. Ora vigileremo attentamente affinché vengano tutte portate a termine concretamente e rapidamente. Non possiamo più permetterci di perdere tempo: noi ci siamo per fare la nostra parte, la Giunta Tesei ora faccia, finalmente, la sua". 

“Con il voto espresso dall’Aula sulla risoluzione unitaria che ha recepito in toto tutte le proposte avanzate dalla minoranza, a cui si sommano a quelle già approvate la scorsa seduta su assunzioni, piano straordinario sulle liste d'attesa e vaccinazioni, si impegna – hanno spiegato i consiglieri di Pd, M5S, Patto civico e Gruppo Misto - la Giunta regionale a compiere un decisivo sforzo per venire incontro alle esigenze straordinarie che l'Umbria deve riuscire a superare. Preso atto delle criticità che da mesi stiamo segnalando, le forze di maggioranza hanno assunto finalmente un atteggiamento responsabile, che ha prodotto un atto di indirizzo che riteniamo essere vincolante per l'operato della presidente Tesei e per la stessa Giunta”. 

L'opposizione dunque vuole mettere alla prova la Giunta di Palazzo Donini dopo la risoluzione approvata comune: "ci aspettiamo quindi che sia conseguente con le richieste che sono venute oggi dall’Assemblea legislativa e che le renda immediatamente operative. Su questo vigileremo e non faremo sconti”. 

ECCO LA PROPOSTA APPROVATA CON GLI INTERVENTI ANTI-COVID 

La proposta di risoluzione impegna la Giunta a “dare piena e rapida attuazione di quanto disposto e già approvato nella seduta del 9 febbraio scorso a seguito delle comunicazioni della presidente Tesei” ed inoltre: richiedere l’accesso a tutte le formulazioni del vaccino validate da Aifa e Ema; chiedere al nuovo Governo di accelerare sui protocolli per rendere operativo l’accordo con le farmacie e dunque l’emendamento alla Legge di bilancio approvato all’unanimità, che prevede che i vaccini sia contro l’influenza che contro il Covid ‘possano essere somministrati in farmacia da un infermiere o da un altro operatore sanitario adeguatamente formato, ovvero anche dal farmacista stesso, sotto la supervisione di un medico’; considerare di mettere in campo un progetto a supporto del personale sanitario per la gestione amministrativa del contact tracing, definendo sinergie con la rete del Terzo settore umbro, così come con Comuni e Enti locali della Regione che vorranno aderirvi, attivando altresì dei punti di tracciamento all’interno dei centri operativi comunali; continuare a chiedere al Governo la possibilità di utilizzare gli anticorpi monoclonali (unitamente ad altri tipi di cure domiciliari) in virtù del decreto del ministro Speranza che ne autorizza l’uso; definire la fattibilità di accordi con Asl e Comuni affinché i servizi convenzionati non erogabili in fase covid possano essere rimodulati, anche individuando con gli Enti gestori prestazioni funzionali ai bisogni legati all’emergenza, soprattutto per l’assistenza alle persone più fragili.

Preso atto della necessità comunque di rispettare la programmazione nazionale, inserire nelle priorità del piano vaccinale i medici tirocinanti e studenti di area medico-sanitaria e gli informatori scientifici; prevedere protocolli, anche grazie al confronto con le associazioni più rappresentative, per la presa in carico delle persone con disabilità, soprattutto non collaboranti. Registrata l’efficacia del vaccino anche per le due nuove varianti del virus sequenziate in Umbria, in sinergia con analoghe iniziative già annunciate da altre regioni e nel rispetto delle procedure e delle regole internazionali, attivarsi immediatamente a livello regionale per poter acquistare vaccini in autonomia da destinare ai nostri cittadini in aggiunta e in parallelo alle forniture nazionali; efficientare la modalità organizzativa per l’accesso ai punti vaccinali rimodulando gli orari di accesso e ampliando i giorni di somministrazione; implementare rapidamente la rete dei punti vaccinali sul territorio regionale individuando luoghi facilmente accessibili; rimodulare il Piano vaccini introducendo un doppio criterio di valutazione per le categorie da vaccinare in via prioritaria: anagrafico e di esposizione al rischio professionale; integrare le misure del Governo con interventi volti al rafforzamento dell’assistenza domiciliare.

Buoni pasto e ogni misura possibile per sostenere la risposta alle difficoltà e al disagio economico causato dalla pandemia; consolidare le misure a sostegno delle famiglie, nei casi di astensione obbligatoria dal lavoro a causa della Dad imposta dall’ordinanza regionale e chiedere al Governo la possibilità di prevedere il congedo parentale specificatamente per la nostra regione e calibrato sulle misure adottate secondo il criterio della massima precauzione; valutare nuove misure o rifinanziare quelle già messe in atto a favore delle imprese e delle partite Iva, soprattutto per le categorie oggi escluse dai ristori regionali; continuare a sostenere interventi e incentivi economici per investimenti, innovazione, trasferimento tecnologico e digitalizzazione a favore delle Pmi; sostenere e stimolare Gepafin nell’agevolare il credito a favore di piccole e medie imprese umbre, anche attraverso l’uso di strumenti finanziari innovativi, fornendo eventualmente anche assistenza per l’accesso a tali risorse finanziarie volte ad agevolare il superamento dell’attuale crisi dovuta al covid; valutare di inserire nella task force anti crisi rappresentanti degli organi professionali.

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