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Fumata nera per le nomine sanità: tutti contro tutti, Marini in pole e Barberini riflette

Dopo le dimissioni annunciate, mai date e ora allontanate dell'assessore Barberini, ecco tutti i dietro le quinte e il caos a Palazzo Cesaroni e Palazzo Donini. Il consiglio rinviato alle 15

Partiamo da un fatto verificato e verificabile. Le nuove nomine dei direttori generali della sanità di casa nostra stanno provocando la prima crisetta all'interno della Giunta regionale e del Partito Democratico. Le voci sia sulle dimissioni dell'assessore Luca Barberini (annunciate, poi non date ufficialmente e ora attenuate dal classico colpo di ira-stanchezza dopo nove ore di riunione) che delle annunciate barricate in consiglio dell'area Bocci verso la Giunta regionale, di fatto hanno fatto saltare i nervi a molti e fatto saltare soprattutto il consiglio regionale che è stato rinviato alle 15 di oggi. Motivo: è in corso la riunione straordinaria di Giunta regionale per trovare un accordo sulle nomine. Non ci sarà Luca Barberini. Infatti l'assessore, secondo tutti i testimoni presenti alla riunione di ieri sera-notte, aveva detto e preannunciato: "se le cose stanno così... allora mi dimetto".

Si è alzato e se ne è andato in polemica con la vera e unica regista delle nuove nomine: la Presidente Catiuscia Marini che già nella passata legislatura aveva gestito, con tanto di deleghe, il settore sanità. Mentre sui direttori generali dell'amministrazione regionale alla fine si era trovato già un accordo ben preciso, anche se con qualche maldipancia. E sono state annunciate. Barberini chiedeva e chiede una linea di cambiamento pesante rispetto al passato (per rafforzare la propria area politica.... dicono i maligni), mentre la Presidente, forte dei risultati ottenuti, una linea di continuità (per mantenere il controllo... dicono gli altri "maligni"), Ma lo scontro dentro il Pd non riguarda solo Marini-Barberini. Radio Palazzo parla di un segretario regionale molto sulle sue e che ripete "ve lo avevo detto... basta di ragionare sulla spartizione delle poltrone modello vecchia politica... ora risolvetevela voi".

Il renziano Guasticchi chiuso in un silenzio in forte odor di polemica e di aventino. Il consigliere regionale Solinas che spara a zero. Il gruppo Bocci che fa quadrato e non cede un centimetro. Insomma situazione molto difficile. Barberini si trova a Foligno e si dice tranquillo senza accennare alle dimissioni ufficiali. Il sottosegretario Gianpiero Bocci è in Parlamento: "Mi sto occupando di altre cose che riguardano la sicurezza del Paese...".

La Presidente Marini ai suoi ha detto di voler andare avanti così e che la sanità umbra è un fiore all'occhiello dell'intero Paese. Intanto le riunioni dei vari gruppi proseguono. I pompieri sono all'opera. Le nomine alla sanità arriveranno a breve. Dopo sette mesi la Giunta terrà, difficile pensarla come il capogruppo Raffaele Nevi che parla di un ritorno alle urne e di un cambio di rotta nel futuro prossimo. 

Ps: il tam-tam delle dimissioni era scaturito in rete dopo una lettera inviata dall'assessore Luca Barberini al Presidente del Consiglio regionale Donatella Porzi. All'interno non c'erano le dimissioni ma una presa di posizione polemica. Nessuna partecipazione al consiglio regionale dove avrebbe dovuto rispondere proprio sui parametri scelti per individuare i nuovi direttori generali. 

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