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Il Comune di Perugia dice basta al "randagismo" e al sovraffollamento dei canili: la soluzione

La proposta nasce dalla constatazione che ancora il 40% dei cani vaganti, catturati dai tecnici accalappiatori della Ausl, prima di essere accolti nel canile, sono stati trovati privi di microchip

Il Microchip Day diventa realtà. L'ordine del giorno della consigliera Leonardi (Crea Perugia) è infatti passato con 18 voti favorevoli in consiglio comunale. La proposta della consigliera di Crea Perugia ha l'obiettivo di aprire un tavolo congiunto con Ausl Umbria 1, Ordine dei Medici Veterinari, Regione, Sportello a 4 Zampe e Associazioni Protezionistiche, volto alla realizzazione di un progetto che veda il Comune di Perugia capofila nell’azione destinata alla prevenzione del randagismo attraverso la microchippatura.

Questa proposta nasce dalla constatazione che ancora il 40% dei cani vaganti, catturati dai tecnici accalappiatori della Ausl, prima di essere accolti nel canile, sono stati trovati privi di microchip. L’assenza di microchip nei cani trovati vaganti e la mancata restituzione al legittimo proprietario, è la causa principale del cronico sovraffollamento dei canili, che causa elevato dispendio di risorse pubbliche. Ed infatti è ancora in uso la cattiva prassi di non “microchippare” i propri animali.

Essendo obbligo del Comune di Perugia, nonché dell’Enpa, come da convenzione, quello di adoperarsi per incentivare idonee campagne di prevenzione al randagismo, perseguendo la diminuzione degli ingressi degli animali presso lo stesso, Leonardi ha illustrato, dunque, il progetto, in collaborazione con Ausl Umbria 1, Ordine dei Medici Veterinari, Regione, Sportello a 4 Zampe e Associazioni Protezionistiche, teso a sensibilizzare e responsabilizzare i cittadini a “microchippare” i propri animali.

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