rotate-mobile
Politica Centro Storico / Corso Pietro Vannucci

Quartiere o casa a luci rosse? In Comune si pensa a legalizzare la prostituzione

Prima l'idea del capogruppo socialista Arcudi, poi la risposta del consigliere del Gruppo Misto Pittola: "Abroghiamo la legge Merlin e ripristiniamo le case chiuse"

Sta succedendo davvero. E non è uno scherzo. In Comune a Perugia parlano (e litigano) di legalizzare la prostituzione. La scintilla la procura l’ex vicesindaco socialista Nilo Arcudi che, per l’occasione, veste i panni del primo cittadino di Roma Ignazio Marino e rilascia un'intervista a La Nazione. Strofina e strofina s’accende l’idea: una “zona di tolleranza” alle porte della città. Perché “il problema esiste e non si può nascondere la testa sotto la sabbia. Ne va del decoro urbano e della sicurezza. Non è da disprezzare l’idea di individuare un’area lontana dal centro abitato. Tipo la zona industriale. E con orari ben precisi”. Perché la questione “va affrontata in modo innovativo, visto che le ordinanze sindacali e la lotta senza quartiere non hanno modificato di molto la situazione. Anche se, è bene ricordarlo, come Comune ci siamo costituiti parte civile nei processi agli sfruttatori”. Perugia come la Capitale, insomma. E come il Nord Europa.

Dal fuoco sacro dell’idea si passa all’incendio a Palazzo dei Priori: “Un quartiere a luci rosse nella periferia di Perugia? Per incrementare prostituzione e delinquenza nelle strade della città non c’è cosa migliore. Accettare passivamente degrado urbano, racket e violenza sulle donne: questa è la visione ‘innovativa’ della sinistra perugina”.

Parola del consigliere comunale Lorena Pittola (Gruppo Misto), che se la prende con l’ex vicesindaco. “Il consigliere Arcudi – scrive - , prima di parlare di Nord Europa, dovrebbe considerare che nel 2007 è stato proprio il Ministero della Giustizia Olandese, dopo aver commissionato lo ‘studio Daalder’ sulla prostituzione, a dover constatare il fallimento delle politiche progressiste sui quartieri a luci rosse. Stessa cosa in Germania, dove la stampa locale ha parlato di aumento vertiginoso dell’immigrazione dai Paesi dell’Est, donne in strada prive di adeguata assistenza sanitaria e costrette dai protettori a ogni tipo di prestazione sessuale, senza alcuna possibilità di controllo da parte delle forze dell’ordine”.

Insomma, dice Lorena, Nilo non ha avuto una grande idea. Ma fermi tutti. C’è un però nel discorso. Questo qua: “Se l’obiettivo è quello di strappare le donne alla strada e mettere un freno all’illegalità – continua Pittola – io ci sto: chiediamo l’abrogazione della Legge Merlin e ripristiniamo le ‘case chiuse’, così da ripulire le strade, fornire la giusta assistenza alle donne e garantire ai Comuni regolari entrate fiscali”. Alè. Se ne parla sul serio. Quartiere o casa. Il punto è solo quello. O pressappoco.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Quartiere o casa a luci rosse? In Comune si pensa a legalizzare la prostituzione

PerugiaToday è in caricamento