Province, la Regione Umbria salva "solo" 235 dipendenti: e tutti gli altri?
Sottoscritto a Terni l'accordo tra sindacati, la Regione Umbria e le Province di Perugia e Terni, per la mobilità di 235 unità di personale a tempo indeterminato
E arriva la firma. È stato sottoscritto a Terni l'accordo tra sindacati, la Regione Umbria e le Province di Perugia e Terni, per la mobilità di 235 unità di personale a tempo indeterminato.
Delle 235 persone in totale, spiega una nota della Regione, “195 unità saranno assorbite dall'amministrazione per le sue funzioni e 40 unità saranno collocate presso altri enti e agenzie regionali, incluse le aziende del servizio sanitario regionale”.
E c’è anche una data. “Il personale transiterà presso le nuove collocazioni a partire dal prossimo primo dicembre. L'accordo è stato sottoscritto per la Regione dalla presidente Catiuscia Marini, dai presidenti delle province di Perugia, Nando Mismetti, e Terni, Leopoldo Di Girolamo, e dalle rappresentanze sindacali. Presenti anche gli assessori regionali, Antonio Bartolini, e Giuseppe Chianella, il presidente dell'Anci Umbria, Francesco De Rebotti”.
Fino a qui tutto bene, ma c’è un nodo enorme che ancora va sciolto. E il resto del personale delle Province che fine farà? Saranno assorbiti anche loro? Al momento, tutto tace. O meglio, si valuta. “Nel corso dell'incontro - chiude la nota della Regione - è stato altresì deciso un percorso di verifica e valutazione rispetto a quanto sarà definito a livello nazionale per ciò che riguarda il personale dei centri per l'impiego, della polizia provinciale e per il personale delle funzioni riconducibili a quelle fondamentali”. Il dolce prima. E alla fine, l’amaro.