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Grosso guaio in Provincia: "Blocco dei servizi per aziende, giovani e disoccupati"

Dopo la campagna elettorale per le regionali 2015, torna a tuonare le Rsu della Provincia di Perugia. Minaccia di sciopero per bloccare i servizi del settore lavoro, formazione e welfare. Precari e dipendenti a rischio

Dopo il lungo silenzio, forse per non turbare i troppi interessi della campagna elettorale delle regionali, tornano a tuonare i rappresentanti sindacali della Provincia di Perugia, il cui futuro resta ancora incerto. I sindacati sono pronti alla sospensione di alcuni servizi fondamentali per imprese, giovani e disoccupati legati alla formazione professionale, all'occupazione, al welfare e disabili. Nel caso non arrivassero risposte concrete sul rinnovo dei contratti dei precari dello Sportello del Cittadino e sulla ricollocazione di altri uffici provinciali, le Rsu avvertono tutti che "i lavoratori sono pronti ad azioni di mobilitazione che potrebbero portare anche alla sospensione dell’erogazione dei servizi". 

"La RSU - si legge nella nota - denuncia la grave situazione che si sta determinando, in considerazione della già drammatica vicenda innescata dalla Legge Delrio, a seguito dell’approvazione del decreto enti locali che trasferisce, sembra temporaneamente, alle Regioni, anziché come inizialmente previsto all’Agenzia Nazionale, il personale dei servizi per l’ impiego senza prevedere una adeguata copertura finanziaria, lasciando la definizione delle funzioni su scala regionale ad una convenzione tra Ministero del Lavoro e Regione; allo stesso tempo non è ancora chiara quale sia la destinazione del personale impiegato nella formazione professionale". 

I servizi per il lavoro e la formazione professionale della Provincia di Perugia da anni si fanno quotidianamente carico di un ingente numero di disoccupati, delle crisi aziendali e della gestione delle politiche attive per migliaia di percettori di ammortizzatori sociali, di servizi ad aziende e soggetti privati, proponendo offerte di lavoro, attività formative e servizi di inserimento a numerosi utenti tra i quali anche  disabili e categorie protette. 

"Tali competenze, proprio nel momento in cui è lo stesso decreto legislativo sulle politiche attive del lavoro ad aumentarne le funzioni - concludono i sindacati della Provincia - rischia di essere perduto se non verranno date dal Governo e dalla Regione risposte concrete di garanzia di mantenimento dei servizi che vedono impiegati, oltre al personale di ruolo, anche 50 precari che svolgono da anni funzioni fondamentali. Esiste un rischio concreto che servizi pubblici necessari vengano smantellati a vantaggio di finanziamenti per i privati". 

Dunque, si chiede al Governo e alla Regione di fare chiarezza sul mantenimento del ruolo pubblico dei servizi per il lavoro, sui trasferimenti dei dipendenti a tempo indeterminato e a tempo determinato chiedendo garanzia dei livelli occupazionali da parte della nuova Giunta Regionale appena insediata.

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