Primarie Pd, Ascani resta terza: ma chiesta verifica al nazionale
Dopo le verifiche sui verbali dei seggi della provincia di Perugia, Anna Ascani resta davanti all'assessore Cardinali per meno di 20 voti. Ora però le verifiche passano al Pd nazionale
Il conteggio dei verbali delle primarie del Partito Democratico in Umbria si è chiuso dopo i ricorsi e le richieste ufficiali di un nuovo conteggio visti i pochi voti di differenza per il terzo posto - e quindi elezione certa con il sistema elettorale bloccato, il Porcellum - tra Anna Ascani e Valeria Cardinali. I dati parlano chiaro: sarebbero 19 i voti di differenza tra i due, a favore della 25enne di Città di Castello. Ma dai verbali si sapeva che non sarebbe emersa nessuna prova di una presunta irregolarità. Bisognava ricontare le schede del seggio da tutti additato come troppo anomalo in fatto di affluenza e forse anche come voti: quello di Gualdo Cattaneo.
Lo stesso finito già nel mirino alle primarie del Pd per il candidato presidente della Regione Umbria: vinta dalla Marini che proprio a Gualdo Cattaneo aveva lasciato meno del 10% delle preferenze all'unico sfidante Gianpiero Bocci - il vincitore delle primarie per il Parlamento del 29 dicembre -. Finito qui? No. L'assessore perugino Valeria Cardinali infatti ha chiesto l'intervento del nazionale per una verifica dopo le segnalazioni di anomalie. Le schede sono state già inviate al comitato centrale.
La richiesta di intervento romano è anche fondamentale per evitare a livello locale e mass-mediatico una cattiva pubblicità al Pd Umbro dopo sia le dimissioni del segretario regionale Lamberto Bottini che le divisioni interne post-voto. L'8 gennaio saranno compilate le liste con le posizioni e il listino Bersani. Intanto il segretario comunale del Pd Franco Parlavecchio ha proposto la via terzista: "Sia l'Ascani che la Cardinali hanno fatto un grandissimo risultato e quindi vanno tutelate in lista per le elezione di entrambi in Parlamento".
