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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Deputati, Pd alle primarie: fuori dai giochi Ginetti e Giulietti (?)

Il 29-30 dicembre gli elettori delle primarie saranno chiamati a scegliere i propri candidati al Senato e alla Camera. Ecco chi è escluso: sindaci in primis. Anche Sel al voto

Forse dovranno dire addio ai sogni di gloria, al di là di meriti maturati sul campo, due sindaci pronti al grande lancio verso Roma seppur su posizioni diverse: i primi cittadini di Corciano, Nadia Ginetti - pupillo umbro insieme a Guasticchi di Matteo Renzi e vicina all'imprenditore illuminato Cucinelli - e il giovane turco di area bersaniana Giulietti di Umbertide. Salvo deroghe - e appare difficile - il regolamento da poco licenziato per le primarie del Pd per scegliere i candidati al Parlamento è chiaro: "Salvo deroghe, non potrenno essere candidati alle primarie per i parlamentari del Pd i presidenti di Regioni e Province, e i sindaci delle città con piu' di 5mila abitanti". Fuori tutti anche i consiglieri regionali: i papabili Gianluca Rossi, Renato Locchi (in verità non avrebbe mai espresso questo desiderio), lo stesso Lamberto Bottini segretario del Pd, Vincenzo Riommi, salvo deroghe ovviamente.

Fuori anche i parlamentari europei, i presidenti della regione - Catiuscia Marini non ha espresso nessuna richiesta ufficiale - e i presidenti della Provincia - Guasticchi da tempo dice di non candidarsi . I candidati alle primarie dovranno presentare un numero di firme pari al 5 per cento degli iscritti del Pd nel 2011, non meno di 50 e non più di 500, di almeno 3 circoli della stessa provincia o territorio. Le candidature saranno ratificate da una nuova direzione. Chi dava per fuori dai giochi l'umbro, pluri deputato e anche sottosegretario del Governo Prodi, Mauro Agostini ha chiesto la deroga nonostante tanti mandati sulla spalle. Se non rientrerà nel 10 per cento dei candidati scelti da Bersani potrà comunque correre alle primarie che si dovrebbero svolgere il 29 dicembre o il 30 dicembre a secondo della tabella della regione.

Tutti gli uscenti partono dunque in pole: Giampiero Bocci, Marina Sereni, Walter Verini,  e forse l'esterno Sandro Gozi anche se ha pochissimi voti in terra di Umbria. Questi per la Camera. Mentre per il Senato: Anna Rita Fioroni,Francesco Ferrante, Mauro Agostini. Resta vagante il posto di Francesco Rutelli che non si ricandiderà in Umbria. Gli aspiranti candidati sono molti: i renziani Domenico Caprini, Giacomo Leonelli, Lavina Pannacci (coordinatrice regionale dei renziani che però potrebbe lasciare o fare l'apparentamento con Leonelli), per i bersaniani la punta potrebbe essere Sauro Cristofani, vicino a Bottini e forse anche la giovanissima Anna Ascani da Città di Castello. Da decidere se accetterà la candidatura dell'assessore di Perugia, Andrea Cernicchi.

Ma occhio anche ai bocciani: potrebbe esserci la sorpresa anche nell'urna Donatella Porzi. Ma questi sono solo alcuni nomi dei potenziali candidati che saranno una trentina. In casa di Sel di Vendola stesse primarie in teoria. Qui tre nomi su tutti il sindaco Paolo Pacifici (per pochi voti non eletto in consiglio regionale), l'ex rifondatore Giuliano Granocchia e la pupilla di Vendola e staff, Piccotti.

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