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Premi in ricordo delle vittime del Broletto: vincono le giovani Silvia Trampetti e Claudia Mancinelli

Le due borse di lavoro intitolate alla memoria delle due impiegate regionali Margherita Peccati e Daniela Crispolti, uccise il 6 marzo del 2013 nell’assolvimento del loro lavoro

Sono le neolaureate dell’Università degli Studi di Perugia, Silvia Toppetti e Claudia Mancinelli, le vincitrici del premio “Peccati-Crispolti” – per le migliori tesi di laurea nell’ambito di materie attinenti all’attività della pubblica amministrazione - intitolato alla memoria delle due impiegate regionali Margherita Peccati e Daniela Crispolti, uccise il 6 marzo del 2013 nell’assolvimento del loro lavoro. Ad una terza neolaureata, Margherita Paffarini, la giuria ha voluto assegnare una “segnalazione di eccellenza”.

La cerimonia di consegna dei premi si è svolta oggi a Perugia, nel Salone d’Onore di Palazzo Donini, alla presenza dei familiari delle due impiegate uccise, della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, del Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Franco Moriconi. “Penso che questo premio – ha affermato la presidente Marini - rappresenti il modo migliore per onorare la memoria di Daniela e Margherita, e ricordarne la loro grande qualità umana e 
professionale, oltre che il loro quotidiano ed esemplare impegno lavorativo di pubblici dipendenti. A queste giovani neolaureate non consegniamo solo un ‘premio’, ma anche una opportunità, nel corso dei loro futuri studi, di poter conservare e valorizzare la memoria del lavoro di Daniela e Margherita, come delle altre migliaia di lavoratrici e lavoratori pubblici”.

La presidente Marini ha voluto rivolgere un “particolare ringraziamento” ai familiari delle due dipendenti che hanno partecipato oggi alla cerimonia, “perché so bene quanto queste circostanze rinnovino in voi in grande dolore”. A consegnare i premi sono stati Marco Crispolti, fratello di Daniela, Paolo Vitellozzi, figlio di Margherita Peccati, e la presidente Marini assieme al Rettore Moriconi, mentre ad introdurre le tre vincitrici, è stata Anna Lisa Doria, direttrice regionale del personale della Regione Umbria, con la quale per anni le due impiegate regionali hanno collaborato.

Silvia Trampetti, di Foligno, è la prima classificata (votazione 100/100), con una tesi su “Il finanziamento per il diritto allo studio: una nuova proposta.  Riflessioni e idee per l’inclusione finanziaria di studenti universitari meritevoli” (relatore: prof. Enrico Carloni - Dipartimento di scienze politiche). 

Il lavoro – si legge nelle motivazioni - nasce con lo spirito di comprendere in che modo l’art. 34 della Costituzione italiana riesca ad applicare ed esaudire il suo principio costituzionale. Una delle sue principali missioni, infatti, è capire in che modo sino ad ora il principio di sussidiarietà - garanzia di efficienza e di vicinanza verso lo studente meritevole e poco abbiente - ed il perseguimento della ‘cultura della meritocrazia’, entrambi portati avanti dal nostro ordinamento, abbiano rappresentato una risposta alle crescenti disuguaglianze economiche e sociali della società. La ricerca, in modo specifico, affronta la questione sotto vari ambiti disciplinari per giungere all’elaborazione di una proposta che vuole rappresentare un nuovo modo di concepire il finanziamento per il diritto allo studio, quindi, di sostenere persone di talento ma poco abbienti".

Claudia Mancinelli, di Santa Maria degli Angeli (Assisi), è la seconda classificata (votazione di 93/100), con una tesi su “La pianificazione partecipata quale strumento per la riqualificazione del paesaggio rurale. Caso di studio: contratto di paesaggio per le comunanze agrarie dei Comuni di Foligno, Trevi e Sellano” (relatore: Maria Elena Monconi - Dipartimento di scienze agrarie alimentari ed ambientali) 

“La tesi – si legge nelle motivazioni - ha il duplice obiettivo di organizzare un quadro ragionato dei metodi e degli strumenti utilizzati nei percorsi partecipativi a livello internazionale e di monitorare e valutare i percorsi in atto in Umbria. Lo studio ha affrontato il tema della partecipazione nei processi di pianificazione territoriale, con particolare attenzione a quei processi che si svolgevano nel territorio rurale. Per quanto riguarda il contesto nazionale la ricerca ha evidenziato come lo strumento di pianificazione partecipata/negoziata più utilizzato a scala regionale sia il contratto di fiume, ovvero uno strumento che nasce per trovare delle forme condivise per la gestione e la 
valorizzazione di aste fluviali”.

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