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Media Valle del Tevere, Ponte Montemolino "fatiscente con problemi enormi". Tre progetti per l'alternativa

Verrà chiuso entro novembre 2020. La proroga sta per scadere per il malandato Ponte Montemolino, costruito nel 1915. La battaglia della Lega per evitare il blocco a danno dei territori

Verrà chiuso entro novembre 2020. La proroga sta per scadere per il malandato Ponte Montemolino, costruito nel 1915, che attraversando il Fiume Tevere, permette non solo il collegamento tra i comuni di Todi, Montecastello di Vibio e Fratta Todina, ma di tutti i Comuni della Media Valle del Tevere. Al momento è percorribile solo con delle prescrizioni di sicurezza: la portata massima di 20 tonnellate ed una velocità consentita di circolazione di 30km/h. I consiglieri della Lega Francesca Peppucci, Daniele Nicchi e Stefano Pastorelli hanno chiesto all’assessore Enrico Melasecche la strategia regionale per riprogettare questa importante infrastrutture. 

"Tali restrizioni costituiscono - ha ribadito la Presidente Peppucci - di fatto una scomodità per gli spostamenti all'interno della Media Valle del Tevere poiché impediscono il transito di autotreni e mezzi pesanti per il trasporto di merci e sono limitative anche per la circolazione degli autobus. Inoltre, il ponte di Montemolino rappresenta un'importante arteria di collegamento per coloro che intendono raggiungere il presidio ospedaliero di Pantalla. La questione viabilità del ponte ha una scadenza prevista per novembre 2022 e una sua chiusura comporterebbe forti disagi per gli studenti, per i lavoratori e per gli utenti dell'ospedale e avrebbe altresì delle ripercussioni sulle attività economiche locali, costringendo i mezzi più pesanti e non solo, a percorrere strade alternative, aumentando tempi e costi di consegna”.

L’assessore Melasecche ha ribadito che per la questione del Ponte serve un intervento urgente. La parte inferiore della struttura vibra completamente, nonostante le limitazioni di carico. Si tratta di un ponte fatiscente con problemi enormi. "Ne abbiamo parlato in Giunta, ci sono tre soluzioni progettuali. Ci stiamo orientando su quella più razionale. Ho avuto il via per trattare con la Cassa depositi e prestiti per la costituzione di un fondo rotativo per le progettazioni perché senza progetti esecutivi si perdono i finanziamenti. Il Ponte di Montemolino è in cima alle nostre priorità. Aggiorneremo l’Assemblea sui progressi”.

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