Politica e Paese - È perugino l'uomo che inventò la legge sul franchising in Italia
Ormai si è ritirato dalla politica attiva e dice: “Mi piace fare il nonno dei miei due nipoti. In special modo del nipotino americano di dieci mesi”.
È un perugino l’uomo che inventò e fece approvare in parlamento la legge sul franchising. Si tratta di Franco Asciutti, carriera cinquantennale in politica: da consigliere comunale e provinciale a senatore per quattro legislature, dal 1996 al 2103. Ravvisandone la necessità, rappresentatagli da un suo amico, dette veste giuridica a quell’esigenza, scrisse, e fece approvare, la legge pilota, poi integralmente copiata dagli altri Paesi europei. Ormai si è ritirato dalla politica attiva e dice: “Mi piace fare il nonno dei miei due nipoti. In special modo del nipotino americano di dieci mesi”.
Tra i suoi meriti, quelli di aver trovato finanziamenti per la sua città, e non solo. In veste di presidente della Commissione cultura del Senato (2001-2006), fece cadere nel territorio una pioggia di finanziamenti, utilizzati per finalità sociali e culturali. Alla cena di chiusura della manifestazione “Velimna, gli Etruschi del Tevere”, qualcuno ricorda che a lui si deve il finanziamento per la sede della stessa Pro Ponte.
Ma l’elenco è lungo: sistemazione e recupero del complesso templare di San Bevignate, restauro della chiesa urbana di San Filippo Neri, scavi della cattedrale di San Lorenzo, Arco Etrusco (un milione, oltre all’offerta di Cucinelli), vetrata di San Domenico, chiesetta di Monte Petriolo (una delle cinque chiesine non finanziate a seguito degli eventi sismici), Rocca di Assisi e Rocca di Passignano.
L’elenco è corposo, ma rivendicato senza spocchia. Il suo capolavoro è la legge sul franchising (Legge 6 maggio 2004, n. 129) o “affiliazione commerciale” che ha fatto nascere, e normato, migliaia di attività imprenditoriali in tutto lo Stivale.
