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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Sottosegretari, dopo gli auguri arrivano sospetti e accuse: nel mirino Bocci e Girlanda

Il clima, almeno per via di alcuni giornali, è già cambiato per i nuovi sottosegretari umbri Rocco Girlanda (Pdl) e Gianpiero Bocci (Pd). Il Fatto Quotidiano picchia duro sul "cementiere" alle infrastrutture mentre Libero sull'ex Margherita dopo il caso Lusi

Ieri i complimenti. La soddisfazione e persino "segretari" dei nuovi sottosegretari che scrivevano sui social: "Non ci posso ancora credere...". E ancora 24 ore fa, anche noi di Perugiatoday, si scriveva la lista della spesa dell'Umbria nel nuovo Governo, forti di due sottosegretari alle infrastrutture - grandi opere - e Interno - sicurezza-. Ora però il clima per Rocco Girlanda - coordinatore Pdl ed ex deputato - e Gianpiero Bocci - uomo forte del Pd umbro area popolari - è nettamente cambiato. Dai comunicati stampa si è passati direttamente alle paginate dei giornali non amici del Governo. A colpire sui due grandi umbri sono stati in particolare Il Fatto Quotidiano e Libero. Il primo ha dedicato una pagina intera a Rocco Girlanda dal titolo "Girlanda, un cementiere alle infrastrutture". Sotto titolo in prima pagina: l'amico della Cricca.

Un riferimento all'inchiesta anche su Denis Verdini su appalti e amicizie importanti. Il tenore dell'articolo è all'insegna del presunto ruolo di lobbysta di Girlanda a favore del cemento e della sua ex azienda della quale però non è più dipendente. Il Fatto accusa Girlanda di aver chiesto una commessa di cemento ad una ditta appaltratrice di alcuni arterie viarie del Quadrilatero. Ma Girlanda non è stato mai inquisito in nessuna inchiesta ufficiale, né in quelle che vedono accusato Denis Verdini. Un attacco quindi di natura politica.

bocci-2  Non va certo meglio a Gianpiero Bocci (Pd) a cui Libero dedica un taglio basso ricordando il suo ruolo di controllore dell'ex tesoriero della Margherita Lusi. Il titolo: "L'uomo che doveva vigilare su Lusi nomitato sottosegretario all'interno". Il giornale di centrodestra ricorda che Bocci era presidente del Comitato di tesoreria che doveva controllare sui denari sottratti da Lusi. Bocci, mai indagato, si è sempre messo a disposizione con una lettera ufficiale della Procura di Roma per dare il proprio contributo alle indagini. Lusi avrebbe sottratto 20milioni di euro di fondi pubblici dati alla Margherita - che non c'è più - come rimborsi elettorali.

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